venerdì 15 marzo 2013

qui nei pressi... - 3 [di Cibo e di Vino e di Tea]

Manzo piccante con foglie di menta 


Manzo piccante con salsa di soia e foglie di menta

Tempo di preparazione: 5 min
Tempo di cottura: 8 min

Cosa vi serve per 2 persone:


400 gr macinato di manzo fresco (per me prima scelta)
8-9 rami di menta
3 cucchiai di olio di arachidi (o girasole)
2 cipollotti
4 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di salsa di pesce
2 cucchiaini abbondanti di zucchero
1 bicchiere di vino bianco
pepe q.b.
1-2 peperoncini freschi (a seconda della vs resistenza !)

Prima di tutto, mettere la carne a marinare con 1 cucchiaio di salsa di soia, 1 cucchiaio di salsa di pesce (altrimenti mezzo cucchiaino di sale), mezzo peperoncino tritato e pepe, lasciando riposare per 5 minuti.


1. In un wok / padella, far rosolare i cipollotti, aggiungere la carne, 2 cucchiai di salsa di soia, 1 cucchiaio di salsa di pesce (altrimenti mezzo cucchiaino di sale), 1 cucchiaino di zucchero, il resto del peperoncino e cuocere a fuoco alto, spezzettando la carne e fino a cottura (4-6 min).

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Cipolline in agrodolce

Non so perchè mi sono fatta prendere dal raptus di acquistare delle cipolline...sono solita non utilizzare mai nè aglio nè cipolla nei miei piatti, per una questione soprattutto di allergia
ma anche di gusto personale.

Già da prima di sapere che ne ero allergica, infatti, forse per la difficoltà nel digerirli, avevo eliminato questi alimenti dalla mia dieta e mi sono così abituata a cucinare senza...che quasi non ne sopporto più l'odore quando lo sento!

Una mia amica che ne usa in abbondanza, sapendo che non ho mai fatto assaggiare ai miei figli cipolla e aglio, fatta eccezione per le volte che hanno mangiato al ristorante, dice sempre che
" ha intenzione di denunciarmi" al telefono azzurro ;-)


In ogni caso, dal momento che mi piace assecondare un pò i gusti di tutti e soprattutto di mio marito, ecco che a volte vado anche contro me stessa, preparandogli la focaccia alle cipolle che tanto gli piace o queste cipolline che, anche se mentre cuociono non riesco a sopportarle per l'odore,
in realtà quando sono pronte risultano davvero profumate e gustose, ciò anche grazie alla presenza dell'aceto balsamico.

Ingredienti
500 gr di cipolline
una noce di burro
3 cucchiai di zucchero Muscovado BronSugar by D&C
2 tazzine di aceto balsamico Giusti
2 bicchieri d'acqua




GATTINARA SELEZIONE 2007 - D.O.C.G. - Travaglini



...tecnica e precisione stilistica, in questo caso sono al servizio di un vino sempre presente, che non perde mai il suo fascino gustativo, dove il carattere del Nebbiolo vien fuori con eleganza e una buona dose di freschezza...


Da quel "esercizio di stile" che é il Nepomuceno di Cantrina, ad un grande classico della tradizione enologica piemontese, il passo non é poi così breve, e il sottoscritto da fan del Nebbiolo, non poteva che accogliere con estremo piacere questa bottiglia di Gattinara Selezione.


Siamo infatti a poco più di 50km da casa mia, nell'area vitivinicola dell'alto Piemonte, tra le Alpi, il lago Maggiore e il massiccio del Rosa sullo sfondo... una cartolina di grande suggestione. La provincia é quella di Vercelli e da questi parti il vitigno principe é il Nebbiolo, che qui chiamano Spanna. Il terreno di origine glaciale, piuttosto acido, costituito da morene, sabbie e porfidi, oltre ad un clima che giova di importanti escursioni termiche tra il giorno e la notte grazie alle correnti che scendono dalle vicine montagne, favoriscono la crescita di uve qualitativamente eccellenti, che regalano vini complessi, minerali, strutturati e longevi.


Il bello di questo territorio, sta anche nella sua mancata "esplosione". Si fanno ottimi vini, ma a produrli sono soprattutto cantine minuscole o produttori di antica tradizione, si respira ancora un approccio rurale, dove il vino viene vissuto nel "quotidiano", con estrema semplicità. Le poche cantine sono concentrate quasi tutte nel centro di Gattinara, quasi una comunità di vignaioli, un passo indietro nel tempo se facciamo un paragone con le "nobili" e "turistiche" Langhe.


Il produttore di cui vi scrivo oggi é Travaglini, un pezzo di storia per questa D.O.C.G., basti pensare che si tratta della più grande cantina di Gattinara, con oltre 40 ettari vitati e una produzione di circa 250.000 bottiglie l'anno. Azienda a conduzione familiare fondata nel '58 ed attualmente gestita da Cinzia e il marito Massimo, che hanno ereditano gli insegnamentI del padre Giancarlo, capace di far crescere nei numeri e nella qualità il marchio Travaglini, contribuendo alla fama e ai riconoscimenti che questo vino ha ricevuto anche oltre confine.



Il Gattinara Selezione é un vino dal lungo affinamento, ben 3 anni, di cui almeno 2 anni in botti di legno. Circa il 30% del prodotto viene affinato in barrique per quasi un anno. 6 mesi di riposo in bottiglia. Quella che stappo é dell'annata 2007, prodotta in 180.000 unità, gradazione alcolica di 13.5% vol. e prezzo in enoteca sulle 19-20 euro.



Nel bicchiere troviamo il classico vino "nebbioleggiante", a partire dal rosso rubino con unghia granata e una consistenza piuttosto fine, elegante e pulita. Anche al naso non si smentisce, vinoso e un po' pungente, leggermente alcolico ma ben equilibrato da una bella finezza, senza risultare mai eccessivamente carico o saturante. Ha buona intensità e persistenza, note di frutta a bacca rossa e sottobosco, speziatura fine (pepe, cannella, chiodi di garofano), ma soprattutto sentori floreali (rosa e violetta) e balsamici a conferire quel tocco in più. La beva risulta eccellente, fine e "liscia", ben bilanciata, la trama tannica é serrata ma sferica, il frutto é appagante ma mai grasso. Asciutto ed intenso, il vino sfila sul palato sapido e leggermente terroso, con buona tensione, verso un finale appagante, in bilico tra il fruttato, le note minerali e la caratteristica sensazione amarognola.


Una bevuta che non tradisce mai le attese dei nebbiolisti. Difficile trovargli un difetto, un eccesso di perfezionismo forse, un po’ ruffiano forse…. ma tecnica e precisione stilistica, in questo caso sono al servizio di un vino sempre presente, che non perde mai il suo fascino gustativo, dove il carattere del Nebbiolo vien fuori con eleganza e una buona dose di freschezza, considerando che stiamo pur sempre parlando di vini di grande struttura e longevità, che soprattutto in gioventù, possono risultare potenti ed austeri. Travaglini esprime attraverso il suo Gattinara, un vino che non deluderà gli amanti del genere, ma anche gli amanti del bere "bene".

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London Tea - Old and New

Fresh faces for a new generation of British tea drinkers

London's tea story stretches back nearly 300 years and, truth be told, that story had grown a bit stale as the 20th century came to an end. Several factors clouded the picture - the dominance of tea bags beginning in the 60s, the foreign purchase of major British tea packers in recent years, and the lingering cliché of pinkie-raised tourists having "high tea" at posh hotels.

Britain has been late coming to the most recent worldwide tea party. This tardiness can be attributed to the fact that tea was so ubiquitous in British society. For years, it was cheap, abundant, and what you drank when visiting your grandmother. That's all changing.

Like The Americas, Germany, and Japan, the London tea scene is putting on a fresh face.

I recently spent 75 hours in London for meetings with Jane Pettigrew and the National Trust. I also packed in interviews withStephen Twining, 10th generation of a tea dynasty, and Tim d'Offay, the Jamie Oliver of the modern tea movement.




















TWININGS
I met Stephen on a misty Thursday morning at theTwinings Tea Shop on The Strand. The Twining family has had a shop here since 1706. It is a must-see for any tea lover. I hadn't been in the shop for several years and it has certainly been revamped for a new tea drinking culture.

Loose teas from around the world again fill the shelves and, best of all, a sleek new tea bar can comfortably accommodate a half-dozen guests who can taste any tea they stock. Tea shops across America have been going in this direction for several years because, as we know, customers will buy what they love to drink. Plus, it's a lot less hassle - with fewer permits - than running a tea room.

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di tea maestro

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