lunedì 24 dicembre 2012

Il Noye's Fludde di Britten e la fine del mondo.


Palazzo Ducale - Sala del Maggior Consiglio


Serata speciale! Mi preparo, parto, prendo il solito autobus serale e dopo un bel po' di viaggio accompagnata del mio mp3, giungo finalmente alla meta prefissata per questo insolito venerdì sera di "fine del mondo": Palazzo Ducale - rappresentazione del Noye's Fludde.
De Ferrari addobbata. Entro nel cortile del Ducale, salgo gli infiniti scalini e... una folla di persone.
Sono le 20:30. Cerco di entrare, ma nulla. <<Ho un posto>> dico gentilmente alla signorina all'ingresso, ma niente.. <<solo Rotary>> mi viene risposto e intanto, come molti altri, attendo che le porte si aprano.
Di tanto in tanto posso gustare i magnifici scorci della sala, illuminatissima, una perla d'arte... .
Ad un tratto riconosco il M° Tappero e i due brillanti pianisti (Znagovan e Cernean) che escono insieme per fumare quella che presumo sia "l'ultima sigaretta". 

Finalmente posso entrare in sala!

Una miriade di persone (mi ripeto)... tutte accalcate... Dove sedersi?? Mi fanno segno i miei amici! Bene! Finalmente seduta!! [Forse non sapete quanto possano essere massacranti i tacchi alti!].

Attendo con ansia l'inizio dello spettacolo e intanto mi guardo in giro. Sala stupenda, musicisti che entrano per controllare l'accordatura dei loro strumenti, organizzatori e aiutanti impegnatissimi, bimbi saltellanti, regista e aiuti regista molto indaffarate, direttore e vicedirettore del Conservatorio che guizzano da una parte all'altra, giovani che tentano disperatamente di farsi largo nella folla per consegnare "le parti" (per altro scritte in modo errato [almeno rispetto a quanto veniva, di lì a poco, chiesto di cantare..]) alla congregation, Bonuccelli errante con aria un poco sconvolta, ... molta gente in piedi, nell'attesa di trovar posto o con la faccia rassegnata del tipo "Ok. Meno male che ho messo le scarpe comode e il "miracle play" non dura tanto...".

Cala, non troppo facilmente, il silenzio. La congregation viene preparata dal M° Macelloni, eh sì! perché dovete sapere che in quest'opera, Britten, ha previsto che cantasse anche il pubblico (congregation), siamo pronti a partire.. o salpare.
Colpisce un po' l'assenza di commenti o presentazioni da parte di qualche autorità presente [ah! a proposito, è arrivato pure il Sindaco].



Esecuzione davvero buona da parte di cantanti e orchestra, che per aver studiato la parte, i primi, (a memoria) in un mese e, i secondi, in qualche settimana con pochissime prove, sono stati davvero ammirevoli! Speciale elogio alle percussioni, al quintetto e alle trombe che si sono distinti per professionalità, bravura ed entusiasmo. L'orchestra giovanile svolge bene il suo compito. Noè ha una voce corposa, puntata e dal timbro interessante, quella della Moglie è altrettanto interessante dal punto di vista timbrico e adatta al ruolo ( anche se, talvolta, manca un poco di intenzione dal punto di vista teatrale in rapporto al testo..), comunque sia personalmente mi aspettavo una performance migliore dai cantanti professionisti (che però hanno, l'uno, la scusante del poco tempo - ha imparato la parte (in inglese antico) e la regia in due settimane - e, l'altra, una brutta laringite, a quanto so). Regia azzeccatissima e ben ragionata (ma non poteva essere diversamente) con luci perfette (e indispensabili dato che si è giocato molto su queste), costumi adatti e, quelli degli animali, davvero spiritosi e graditi, proiezioni non male, qualche trucco davvero ben fatto. Il Coro di voci bianche mi ha divertito per presentazione, entusiasmo e costumi, benché vocalmente lasciasse alquanto a desiderare a causa, molto probabilmente di una insufficiente e cattiva preparazione [e non (solo?) per disinteresse dei bambini, pare...]. Un giovane Dio dalla voce seducente e profonda che adempie bene al suo compito. Una nota di merito anche per il bel manifesto / programma di sala!




La disposizione dei musicisti non era, per l'orchestra, delle migliori, mentre per il pubblico (benché fossi un po' scettica su questa scelta registica date le prove e la sala) risultava davvero buona, anche se l'acustica è stata assolutamente pessima (malgrado gli innumerevoli sforzi di cantanti [grandi e piccini], orchestra e direttore), questo luogo a tutto dovrebbe essere adibito, tranne che a sala concerti.

Alla fine una grande soddisfazione generale! Applausi per tutti, per Tappero, Codignola e tutti coloro che hanno evitato che l'Arca affondasse miseramente.

Vi devo però riferire un malcontento da parte di pubblico ed esecutori.
In primo luogo mi viene riferito che l'organizzazione è stata pessima, il Conservatorio ha fissato una data senza aver ancora consegnato le parti, né trovato tutti gli esecutori (Noè è stato "ingaggiato" a tre settimane dalla recita), prove mal gestite e poco, pochissimo tempo. E' vero, la resa è stata comunque buonissima, ma con tanto stress; con un mesetto o qualche settimana di più si sarebbe potuto ottenere un risultato migliore, dal punto di vista scenico, vocale e musicale, con meno agitazione.
In secondo luogo sappiamo che molti genitori e spettatori non sono potuti entrare per il pienone (mi chiedo perché così tante persone del Rotary [Rotary che però ha sostenuto la produzione..] avessero i posti prenotati...). Anche alcuni parenti dei personaggi principali non hanno potuto gustarsi lo spettacolo pur essendo arrivati in orario. 

Tanta felicità per un buon prodotto riuscito a elaborare in poco tempo (grazie alle professionalità, poche, che ancora rimangono in Conservatorio), ma anche delusione, arrabbiature e nervosismi.
Un organizzazione di produzione piuttosto lacunosa, che ha portato però, con la buona volontà di tutti, a un soddisfacente risultato.



Auguri!






Giorgia

lunedì 17 dicembre 2012

Un Aldo Ciccolini sfavillante!


Davvero una piacevolissima serata quella offerta dalla GOG lunedì 17 Dicembre!

Un programma che promette davvero bene: l’attesissimo Aldo Ciccolini, mancante a Genova dal 2010, e musiche di Mozart, Clementi, Debussy e Castelnuovo-Tedesco. 


Fortunatamente per noi almeno la GOG, quest’anno, sta offrendo un programma davvero di qualità (vedi Lupu, Zuckerman, Dindo e Abbado - anche se non sono entusiata di tutti...)!

Stasera Ciccolini ha offerto una fantasia Mozartiana ricca, materica e dal sapore beethoveniano. 
E vi dirò che per tutto il concerto ho avvertito dei tempi un poco dilatati, chissà... forse a ricercare un suono speciale, forse con l’intenzione di formulare un nuovo linguaggio, o forse, come dicono i più maligni, << a causa dell'età, che purtroppo, si sa, rallenta i riflessi e rende le mani legnose....>> (bah....). Io, sarò sincera, ho gradito molto questa "dilatazione", sono stata avvolta da un meraviglioso suono per tutta la durata del concerto e ho potuto guastare al meglio sfumature timbriche e dinamiche e ho percepito una tensione che mi ha portato alla fine del concerto piacevolmente sollevata. 


Mi ha davvero colpito la vitalità, il coraggio e la capacità di concentrazione del Maestro che a 87 anni ha egregiamente portato (e non semplicemente portato!!) alla fine (con due bis!) un programma tanto impegnativo! 
Credo che in lui si potesse percepire la gioia di far musica e di trasmettere qualcosa che va al di là della perfezione sonora e tecnica (tanto agognata in questi tempi) e che alla fine di questo concerto faceva sentire a tutti (o quasi) un senso di leggerezza e gioia che da tempo mancava nella sala del gran teatro genovese. 




Sonatina di Scarlatti e Danza spagnola “Andalusa” di Granados, sono stati i due graditissimi bis. Il secondo è stato davvero una perla del punto di vista interpretativo che ha davvero incantato, forse anche grazie a un pianoforte (un Kavai facente parte del “Progetto Piano” di A. Napolitano) dal suono per così dire “violoncellato” che proponeva sfumature timbriche davvero interessanti!


Perciò mi posso dire entusiasti e ringraziando la GOG e soprattutto il Maestro Ciccolini per aver donato un po’ di respiro musicale a tutti noi in questo momento di declino della cultura e di crisi durante il quale, sulla cultura, <<vista come un inutile lusso>> diceva il pianista nel 2010, non ci si da pena di investire.


A presto!



Giorgia


(leggi l'articolo nella versione del sito o sul nostro blog ufficiale)
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