martedì 31 dicembre 2013

"Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi" ? - Auguri e invito alla CULTURA, invito all'ITALIA.

Oggi termina la nostra avventura del 2013.

E presto ne inizierà una nuova, nel 2014

Che dirvi, sono felice, felice che il nostro blog nato dal nulla, come un'idea, un miraggio, sia ora abbastanza seguito e sia, soprattutto, un mezzo per diffondere cultura, opinioni e idee. 

Nella nostra piccola realtà genovese, noi giovani, speriamo che anche in tempo crisi, la cultura possa essere capofila - in quest'Italia che pare vada lentamente disgregandosi. 
Cerchiamo, per quanto possibile, di valorizzare il nostro territorio e le nostre arti, tutte, partendo da noi stessi - parlo perlomeno per me - provando a conoscere più a fondo ciò che ci circonda con tanta curiosità, con stupore e anche con razionalità ed un pizzico di intelligenza

Augurandovi un 2014 pieno di belle sorprese, scoperte, felicità e serenità, vi lascio con quest'intervista a Davide Livermore - regista del meraviglioso Otello messo in scena in questi giorni al Carlo Felice, di cui vi prometto una recensione ben ragionata e più esaustiva possibile.

Augurandomi che in Italia le cose cambino (non "che tutto cambi...") in meglio, che si possa valorizzare a pieno l'Arte, tutta. 

Vivete Felici.



Giorgia. 




sabato 28 dicembre 2013

10 - Recensioni Emotive [Rubrica a Fumetti]

Ed eccoci alla nuova Recensione Emotiva! La recensione numero 10, l'ultima del 2013. 
Ringrazio ancora una volta La Crisi Genovese per avermi dato l'opportunità di tenere questa rubrica, augurandole (ed augurandomi) che possa proseguire più a lungo possibile :)
Ste Tirasso_


mercoledì 18 dicembre 2013

Settimana al Carlo Felice, novità e prove di Otello

Questa settimana è meravigliosa, a parte l'influenza incalzante e due tonsille grandi come palle da biliardo, la musica regna sovrana - e dunque, mia felicità è grande... e non solo per questo motivo :D . 

Lunedì  ero alla GOG a godermi il bel concerto tutto dedicato a Bach, vocale e strumentale. Ve ne parlerò, statene certi! Ieri ho assistito alle favolose prove di Otello - mia opera verdiana preferita - messainscena che vi consiglio di andare ad ascoltare e vedere dal 27 Dicembre (fino al 5 Gennaio): diretta dal mitico Battistoni, con una regia favolosa e dei cantati d'eccellenza, sopratutto in prima compagnia. Oggi, invece, a causa dell'influenza la mattina è dedicata al "riposo", ma il pomeriggio e la sera sono, invece, costellati di eventi: prove di Otello, l'incontro musicale - scientifico "Ehi, dottore, una parola!" (18:00) e quello tutto da ridere sonoramente di "gli elisir di Dulcamara... e i veleni di Iago" (21:00), non so se riuscirò a vederli tutti... 

Domani ci saranno i bellissimi "Aperitivi in Jazz" (19:00), questa settimana dedicati a Fellini e le "Conferenze Illustrative" (17:00), dove protagonista è Otello.

Domenica non perdetevi alle 11 l'appuntamento con "I Concerti della Domenica Mattina" con i ragazzi del Coro di Voci Bianche del Carlo Felice. 

Tutti gli eventi che vi ho proposto sono a ingresso libero. Il teatro si è proprio aperto alla città. Buon ascolto. 

Ecco maggiori info sugli eventi: 

"La medicina del terzo millennio, un medico con la gente"“Ehi, dottore, una parola!” – I nuovi incontri del Fuori Teatro.
Il celebre verso del Barbiere di Siviglia rossiniano diviene il curioso titolo di un nuovo format che confluirà, ampliandone offerta e contenuti, nella stagione Fuori Teatro del Carlo Felice di Genova organizzata in collaborazione con Qui! group.
L’appuntamento pilota con cui si inaugura questa nuova linea di incontri, di cui a breve saranno trasmesse tutte le date, saràmercoledì 18 Dicembre alle ore 18 nel Foyer del Teatro.
“La Medicina del terzo Millennio: un medico con la gente” è il tema dell’evento che vedrà in qualità di relatore il Prof. Giuliano Reboa, chirurgo genovese di fama internazionale, il cui intervento, impreziosito da alcuni intermezzi musicali attinenti al tema dell’alimentazione, si pone l’obiettivo di rompere il diaframma divisorio che, negli ultimi trent’anni, si è interposto tra medico e paziente per ragioni politiche, burocratiche, economiche, che nulla hanno a che vedere con la salute della gente e con la professione medica. 
Con l'intervento musicale del baritono Claudio Ottino e del tenore Manuel Pieratelli accompagnati al pianoforte dal M° Sirio Restani.
L’incontro sarà animato dalla presenza in sala dei frizzanti conduttori del Carlo Felice Streaming TV,Massimo Arduino e Simone Brizio, che presenteranno l'incontro e affiancheranno il prof. Reboa nel destreggiarsi tra i quesiti del pubblico in sala , ristabilendo di fatto quel filo diretto tra il Medico e la gente che è l’obiettivo cardine dell’evento.Al Carlo Felice verranno trattati a diretto contatto con il pubblico argomenti di estremo interesse, quali la prevenzione delle malattie, i corretti stili di vita, il tema della alimentazione sia nell’individuo sano che nei pazienti affetti da disturbi dell’apparato digerente, i grandi progressi della chirurgia di oggi. L’incontro sarà animato anche dalla presenza in sala dei frizzanti conduttori del Carlo Felice Streaming TV, che presenteranno la serata e porranno al prof. Reboa i quesiti del pubblico in sala e di quello virtuale, ristabilendo di fatto quel filo diretto tra il Medico e la gente che è l’obiettivo cardine dell’evento.


gli elisir di Dulcamara... e i veleni di Iago
storie di illustri cialtroni
opera buffa da camera scritta e musicata da Luigi Maio

Regista e "Musicattore"® Luigi Maio
attrice Marina Maselli
flauto Stefania Morselli
violino Roberto Piga
pianoforte Enrico Grillotti

Un’opera buffa da camera, di cui il poliedrico Musicattore® genovese, vincitore del Premio Ettore Petrolini e del prestigioso Premio Nazionale dei Critici di Teatro, ha anche firmato testo, musiche e regia, e con cui offre ancora una volta l’occasione per una scanzonata e profonda riflessione: Verdi sarebbe contento dell’odierna crisi culturale?
La risposta ce la darà il perfido alfiere di Otello, Iago: con un ironico coup de théâtre, Maio contrapporrà, secondo il suo stile, il machiavellico Vilain elisabettiano al cialtronesco e simpatico Dottor Dulcamara, passando da Donizetti a Verdi e citando Hoffmann, Collodi e Shakespeare! 
Un ironico pretesto per introdurre i personaggi dell’Otello di Verdi e Boito e confrontare le oscure trame d’illustri ingannatori della letteratura per grandi e piccini (dalle truffe del Gatto e la Volpe di Collodi alle stregonerie dell’ottico Coppelius di Hoffmann, approdando agli intrighi dello scellerato shakespeariano ai danni di Desdemona) con gli squallidi maneggioni d’oggidì. 
Lo spettacolo prevede in scena – oltre a quella del Musicattore® – anche la presenza dell’attrice Mirella Maselli e dell’affiatato trio musicale che vede Stefania Morselli al Flauto, Roberto Piga al Violino e l’immancabile Enrico Grillotti al Pianoforte.

Ingresso libero 



19 dicembre 2013
Conferenze Illustrative: credo in un Dio crudel: Otello da Shakespeare a Verdi, relatore Roberto Iovino


Giovedì 19 dicembre 2013 ore 19.00
Foyer Teatro Carlo Felice 
FELLINIJAZZ
Omaggio a Federico Fellini
Enrico Pieranunzi pianoforte 
Mauro Beggio batteria
Luca Bulgarelli contrabbasso
22 dicembre 2013 ore 11.00


Concerti della Domenica Mattina 
Coro di voci bianche del Teatro Carlo Felice
Gino Tanasini, direttore
Enrico Grillotti, pianoforte



Buona Giornata,
Giorgia

martedì 10 dicembre 2013

Musica poetica 5

Non disprezzare il poco, Stefano Benni





Non disprezzare il poco, il meno, il non abbastanza
L'umile, il non visto, il fioco, il silenzioso
Perché quando saranno passati amori e battaglie
Nell'ultimo camminare, nella spoglia stanza
Non resteranno il fuoco e il sublime, il trionfo e la fanfara
Ma braci, un sorso d'acqua, una parola sussurrata, una nota
Il poco, il meno il non abbastanza.

Stefano Benni


Bach-Variazioni Goldberg: Aria, Glenn Gould


Ritengo davvero che questo post si spieghi da solo. Poche parole, poche note: la perfezione assoluta, l'estasi, il Noumeno.

lunedì 9 dicembre 2013

Genova

In attesa del GOGconcerto di stasera, dato che non riesco a postare l'annotare della settimana, vi offro una poesia, delle immagini e una sinfonia tutte dedicate alla settimana appena trascorsa.















Ed ora sono spariti i circoli d'ansia
che discorrevano il lago del cuore
e quel friggere vasto della materia
che discolora e muore.
Oggi una volontà di ferro spazza l'aria,
divelle gli arbusti, strapazza i palmizi
e nel mare compresso scava
grandi solchi crestati di bava.
Ogni forma si squassa nel subbuglio
degli elementi; è un urlo solo, un muglio
di scerpate esistenze: tutto schianta
l'ora che passa: viaggiano la cupola del cielo
non sai se foglie o uccelli - e non son più.
E tu che tutta ti scrolli fra i tonfi
dei venti disfrenati
e stringi a te i bracci gonfi
di fiori non ancora nati;
come senti nemici
gli spiriti che la convulsa terra
sorvolano a sciami,
mia vita sottile, e come ami
oggi le tue radici.

Tramontana - E. Montale
Ossi di Seppia (1925)







martedì 3 dicembre 2013

Musica Poetica 4

Le confiteor de l'Artiste, di Baudelaire 

Per questo post devo ringraziare una persona straordinaria che ho conosciuto in questi giorni in un luogo pieno di magia. Non pensavo fosse ancora possibile l'esistenza di persone simili e questo ragazzo mi ha proprio conquistato. A lui devo un miglioramento delle mie conoscenze di Parigi e Baudelaire, di cui mi ha proposto questa poesia che poi ha tradotto lui stesso in modo direi eccellente. Adesso é la mia preferitaGrazie mille Nicolò.



Caspar David Friedrich: Der Mönch am Meer, 1808-1809

Le Confiteor de l'Artiste
Que les fins de journées d’automne sont pénétrantes ! Ah ! pénétrantes jusqu’à la douleur ! car il est de certaines sensations délicieuses dont le vague n’exclut pas l’intensité ; et il n’est pas de pointe plus acérée que celle de l’Infini.Grand délice que celui de noyer son regard dans l’immensité du ciel et de la mer ! Solitude, silence, incomparable chasteté de l’azur ! une petite voile frissonnante à l’horizon, et qui par sa petitesse et son isolement imite mon irrémédiable existence, mélodie monotone de la houle, toutes ces choses pensent par moi, ou je pense par elles (car dans la grandeur de la rêverie, le moi se perd vite !) ; elles pensent, dis-je, mais musicalement et pittoresquement, sans arguties, sans syllogismes, sans déductions. Toutefois, ces pensées, qu’elles sortent de moi ou s’élancent des choses, deviennent bientôt trop intenses. L’énergie dans la volupté crée un malaise et une souffrance positive. Mes nerfs trop tendus ne donnent plus que des vibrations criardes et douloureuses. Et maintenant la profondeur du ciel me consterne ; sa limpidité m’exaspère. L’insensibilité de la mer, l’immuabilité du spectacle me révoltent… Ah ! faut-il éternellement souffrir, ou fuir éternellement le beau ? Nature, enchanteresse sans pitié, rivale toujours victorieuse, laisse-moi ! Cesse de tenter mes désirs et mon orgueil ! L’étude du beau est un duel où l’artiste crie de frayeur avant d’être vaincu. 


Traduzione:
La Confessione dell'Artista
"Oh, come sono penetranti le giornate d'autunno! Ah! Penetranti fino al dolore! Poiché è di certe sensazioni deliziose che il vago non esclude l'intensità; e non c'è punta più acuminata dell'Infinito.
Grande delizia gode colui che annega il suo sguardo nell'immensità del cielo e del mare! Solitudine, silenzio, incomparabile castità dell'azzurro! Una piccola vela che rabbrividisce all'orizzonte e che, per la sua piccolezza e il suo isolamento imita la mia irrimediabile esistenza, melodia monotona dell'onda, in cui tutte le cose pensano attraverso di me o io penso per mezzo di loro (perché è nella grandezza della fantasticheria che il mio io si perde!); esse pensano, io dico, ma musicalmente e pittorescamente, senza arguzie, senza sillogismi, senza deduzioni.
Tuttavia, questi pensieri, che escono da me e che si slanciano, diventano ben presto troppo intensi. L'energia nella voluttà crea una malessere e una sofferenza reali. I miei nervi troppo tesi non danno che vibrazioni rumorose e dolorose.
E ora la profondità del cielo mi costerna; la sua limpidezza mi esaspera. L'insensibilità del mare, l'immutabilità dello spettacolo mi rivoltano... Ah! Bisogna eternamente soffrire o fuggire eternamente il bello? Natura, incantatrice senza pietà, rivale sempre vittoriosa, lasciami! Cessa di tentare i miei desideri e il mio orgoglio! Lo studio del bello è un duello in cui l'artista grida di terrore prima di essere vinto."




Sergei Rachmaninoff, Concerto n. 2: primo movimento (Moderato)

lunedì 2 dicembre 2013

Callas Forever

"Artisti si nasce. E si rimane artisti, anche quando la voce non è proprio una meraviglia.” 
Maria Callas

Ebbene si! Oggi 2 dicembre di esattamente 90 anni fa nasceva Άννα Μαρία Καικιλία Σοφία Καλογεροπούλου, ovvero Maria Callas, la divina cantante che non solo ha segnato un'epoca, ma che ha radicalmente cambiato il mondo dell'opera e del canto lirico. (Google le ha dedicato un Doodle carinissimo per questo giorno!)

Estensione vocale di Maria Callas: fa diesis grave-mi naturale sovracuto

Voglio così condividere una tra le arie più famose in assoluto, "Dov'è l'indiana bruna". (Ovvero l' "Aria dei campanelli") dell'opera "Lakmé" del secondo atto. Originariamente l'aria dovrebbe essere cantata in francese (il titolo esatto infatti è "Où va la jeune Hindoue"), ma esistono più registrazioni in italiano e, tra tutte, quella della Callas è la più impressionante: praticamente 8 minuti di pura tecnica, con passaggi complessi e di agilità e con una tessitura per di più molto alta (l'ultima nota che viene intonata dalla Callas è un mi naturale sovracuto).
Qui si delinea tutta la grandezza di questa meravigliosa cantante che riesce non solo ad essere perfetta in tutti i passaggi (la purezza del suo suono, la chiarezza nella pronuncia e l'intonazione impeccabile rendono la sua voce uno strumento spettacolare) ma anche ad essere molto espressiva (è emozionante ascoltarla, ve lo assicuro).

Ringrazio Giorgia per avermi fatto conoscere quest'aria e -soprattutto- quest'interpretazione :)





Callas, Lakmé: "Dov'é l'indiana bruna"

Buona giornata a tutti! 
Ps. Nel caso vi interessasse, il titolo di questo post è la citazione dell'omonimo film uscito nel 2002 :) se ne avete la possibilità guardatelo :) molto bello!
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