giovedì 30 maggio 2013

Sabato 1 - Concerto a San Torpete


Sabato 1 Giugno 2013
ore 17:30



Pamela Lucciarini - Soprano
Giovannimaria Perrucci - Organo


Musiche di: G. B. Pergolesi, A. Vivaldi - J. S. Bach, A. Corelli




Chiesa di S. Torpete, Piazza S. Giorgio - Genova
www.musicaculturasantorpete.com
010-2468777

martedì 28 maggio 2013

Inquietudine diffusa

“Inquietudine. Virtù e conoscenza” è il file rouge dell’edizione 2013 della Festa dell’Inquietudine, che si terrà dal 31 maggio al 2 giugno nel complesso monumentale di Santa Caterina a Finale Ligure. a partecipare vi saranno nomi del mondo della cultura, dello spettacolo, delle arti che per tre giorni si alterneranno in dibattiti e similia sul palco dell’auditorium e nei chiostri di Santa Caterina. Il motto della manifestazione è l’esortazione dantesca "Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza"

L'inquietudine della festa è infatti il desiderio estremo di conoscenza, bisogno umano di andare oltre il conosciuto, oltre il visibile, oltre i limiti, perfino, della propria semenza.

Il dibattito di apertura, il 31 maggio alle 15, è organizzato il collaborazione con il Centro Pannunzio di Torino, sarà dedicato a Enzo Tortora, e vedrà la partecipazione di Luciano Violante, della compagna di Enzo Tortora Francesca Scopelliti, del direttore del Pannunzio Pier Franco Quaglieni, del giornalista Francesco Cevasco e del docente di diritto processuale penale all’Università di Udine Andrea Scella. 
A Paolo Pejrone, architetto che ha progettato parchi e giardini in tutto il mondo, sarà consegnato il 31 maggio alle 21 il Premio Gallesio.
Inoltre il cantautore Max Manfredi terrà un concerto-tributo all’inquietudine il 31 maggio alle 21,50, l’Ensemble Martesana Incanto si esibirà in uno spettacolo dal titolo “La musica non è indifferente”.

Oltre agli aperitivi psicologici a cura di Spia, Sentieri di psicologia integrata e applicata, la mostra “Cicòn” di Gianfranco Asveri e le visite al Museo Archeologico del Finale. 

Altre info su: www.circoloinquieti.it

Www.giovaniliguria.it






lunedì 27 maggio 2013

Mille e mille vele ancora per la Festa della Repubblica

La Mille Vele è uno di quegli eventi che si aspettano, o meglio che aspetto, con ansia.. oltre ad inaugurare in qualche modo l'estate e a "tagliare i ponti" (prendere il largo direbbe qualcuno..) con/dall'inverno illumina la città di uno splendore antico. Il porto, Janua, La Superba... Quella cosa che noi genovesi dimentichiamo spesso, ovvero, la nostra vicinanza con il mare, la nostra origine di piccolo (e poi grande) porto, il nostro carattere rurale viene, in qualche modo, rievocata.
Con la mente, forse, si può tornare ai tempi in cui Genova non era la piccola città in un grande mondo globalizzato, ma era il grande porto, la grande repubblica nel piccolo mondo conosciuto. 
Possiamo immaginare il fascino di quei tempi durante i quali le imbarcazioni a vela, quotidianamente, "invaredevano" di macchie bianche od eburnee le acque del litorale.. 
Possiamo, forse, tornare ad apprezzare il vento, l'acqua... e le piccole barche, tanto più a contatto con la natura, piuttosto che i "biscioni"/hotel galleggianti che inquinano il nostro mare e la nostra vista...

Dunque, dopo il preludio nostalgico di un'Era (fittiziamente) più pittoresca,  ecco a voi che cosa è, di fatto, e come funziona la Mille Vele 2013 organizzata dallo Yacht Club Italiano. 
La veleggiata è aperta a tutte le imbarcazioni a vela dai 6,45 metri in su, suddivise in undici categorie in base alla lunghezza fuori tutto, l'iscrizione è gratuita.
Percorso: la partenza è prevista verso le 11 davanti al Lido di Albaro di Corso Italia, con giro di boa davanti a Quarto e ritorno verso Genova.
Le iscrizioni si possono effettuare on line sul sito dello Yacht Club Italiano (www.yci.it) fino alle ore 23.59 di sabato 1 giugno oppure scaricando dallo stesso sito il modulo di iscrizione, entro le ore 17 di sabato 1 giugno presso le segreterie della manifestazione allo Yacht Club Italiano presso la Scuola di Mare Beppe Croce o alla Marina di Genova Aeroporto a partire dalle ore 14 di Venerdì 31 Maggio e dalle ore 09 alle ore 17 di Sabato 1 Giugno.
Nello stesso giorno è in programma anche la quarta edizione di Millevele Coastal Rowing, una regata di Coastal Rowing, la disciplina del canottaggio costiero nata in Francia alla fine degli anni ’80 e riservata ad equipaggi maschili e femminili con imbarcazioni 1x, 2x, 4x+. I partecipanti si affronteranno sul percorso di regata Punta Vagno-Priaruggia-Punta Vagno, lungo 6 km circa.

Buon vento, 
Giorgia

da anNOTAre.. - 13


Da Sabato 24 Maggio a Domenica 2 Giugno 
Settimana dei Cimiteri Storici Europei 2013: anche Genova partecipa con una serie di eventi e visite guidate presso il cimitero monumentale di Staglieno. 

Programma visite:
-Donne di pietra: arte, passione ed amore al Cimitero Monumentale di Staglieno
Appuntamento presso la statua della Fede 
ore 9.30: la morte è femmina: un percorso alla ricerca della grazia e della bellezza dei monumenti che hanno come protagoniste immortali donne-angelo, madri e spose addolorate, figlie rapite nel fiore degli anni. (visita guidata disponibile anche in lingua inglese) 
ore 11: Merletti, chignon e crinoline: un percorso dedicato alla rappresentazione della borghesia ottocentesca genovese, con un’attenzione particolare all’abbigliamento e agli ornamenti femminili. 
ore 15: all'ombra dei cipressi: un percorso alla scoperta del cimitero monumentale, dai monumenti più antichi all'area dedicata al Risorgimento. 
-Tempio Laico - Mostra fotografica di Elisa Peccenini Il Tempo Ritrovato
Esposizione documentaria 
Tempio Laico 1 giugno ore 11 - Il Teatro dell’Ortica presenta:
Spoon River in rosa - Narrazione in musica con Mauro Pirovano e Elina Veronese 
Pantheon 2 giugno ore 11 - Canti Gospel e Spiritual Milleliregospel Choi 





Lunedì 27 Maggio
Berio e le sue due case - concerto
salone dei conceerti del conservatorio Paganini.

Continuano i concerti di Primavera del Conservatorio "N. Paganini", guarda il volantino qui. 






Martedì 28 Maggio
Festa dell'Opera al Cinema - Cinema Sivori

Tosca (e la prossima settimana Traviata) 
Biglietti da 10 a 12 € e 16€ per le due opere.
Una due giorni per conoscere e assaporare tutte le sfumature dei due celebri drammi di Puccini e Verdi nella comodità del proprio cinema, con una straordinaria definizione video e Dolby Surround.
Scenografie, costumi e forti slanci orchestrali accompagnano lo spettatore attraverso gli intrecci che vivono i protagonisti, fotografati durante l'ultima edizione del prestigioso Festival Pucciniano di Torre del Lago. Dai colpi di scena di Tosca alla struggente storia d'amore de La Traviata, dalle ricostruzioni storiche ottocentesche ai chiaroscuri che caratterizzano il susseguirsi dei tre atti. Fiati, archi e percussioni sottolineano poi i drammi dei protagonisti in un caleidoscopio di metafore e significati mai stati tanto attuali.


Martedì 28, Mercoledì 29 e Venerdì 31 Maggio
La Traviata - 20:30; 20:30 e 15:30 (venerdì)


Mercoledì 29 Maggio
ore 22.00 - Adam Green in concerto 
Sestri Levante: Teatro Arena Conchiglia 



Giovedì 30 Maggio
Teatro Ariston - Sanremo. ANNA OXA nuovo tour, “OXA HISTORY IN CONCERT”.
Anna Oxa sarà accompagnata sul palco da Marco Falagiani (piano, hammond, tastiere),Mattia Tedesco (chitarre), Giambattista Giorgi (basso) e Paolo Valli (batteria). 



Giovedì 30 e Venerdì 31 Maggio
Due giorni di festa per l'inaugurazione del nuovo ristorante "La cucina di Paolo e Lisa a Palazzo Ducale" (Via del Fondaco 5 - Salita Arcivescovado 24r , Genova. Info: 366-3674804).
Giovedì 30 - dalle 12.00 sarà possibile pranzare con 10 euro per un primo semplice e appetitoso, un secondo dal sapore mediterraneo, un contorno freschissimo, una bevanda a scelta. Se si porta il volantino che si sta distribuendo per le strade della città, il caffè è gratis. È stato anche inviato un invito ufficiale alle aziende e attività limitrofe che, per l'occasione, potranno gustare un buffet gratuitamente. 
Venerdì 31 - dalle 20.00 Musica e Karaoke a cura del noto musicista e produttore genovese Gino Borrelli che direttamente dal concorso "Una Canzone per volare" (a New York!) , nota kermesse canterina, porterà i suoi "dilettanti di lusso" che interpreteranno le grandi canzoni della musica e dei cantanti genovesi in uno spettacolo il cui titolo dice tutto "Genova e i Genovesi" . Interverranno : Gabriele Corbellini, Mimmo Ursida, Sebastiano Scalia, Stephanie Niceforo, Simona Santoro, Ivan Sammiceli, Elena Chiesa, Matteo Schivi, Luca Rovere, Maria Luisa Antonino, Gianluca Micillo, Rosanna Repetto, Antonella Bruzzone, Giovanna Transitano, Luca Rovere e Davide Arata. Ospite d'onore il cantautore Paolo Traversa, apprezzato sia dal pubblico che dalla critica per le sue produzioni impegnate e non , che non trascura il dialetto genovese e nemmeno quello sardo .



da Venerdì 31 Maggio a Domenica 2 Giugno

Sagra della Ciliegia - Sant'Olcese
Con laboratori didattici per bambini, battesimo della sella, spettacolo delle marionette, serate musicali con i Chicago Groovers, The Prosit e Ocia Band e la marcia della ciliegia, con percorsi differenziati per adulti (6 km) e per bambini (1,5km). Gara delle torte, pranzi e cene a tema che offrono ravioli alla ciliegia, arista con salsa alla ciliegia, grigliata, salumi locali e tanto altro. Per tutta la durata della manifestazione saranno presenti bancarelle, lotteria e giochi gonfiabili. 


Sabato 1 Giugno 
Teatro Emiliani di Genova - Nervi (via Andrea Provana di Leyni, 15 - 010 3202075); dalle ore 21 recital del tenore Franco Ghiglione accompagnato dai musicisti Franco Albanese, alla chitarra, e Aureliano Zattoni al pianoforte. Ghiglione interpreterà canzoni vecchie e più moderne legate a Genova. Ingresso: 10 euro. 


Sabato 1 e Domenica 2 Giugno

Nell'autunno del 2013 inizierà una nuova stagione di X-Factor, il talent di musica in onda su Sky. Dopo il grandissimo successo della scorsa stagione, che ha visto il trionfo di Chiara, riprendono le audizioni dei giudici Simona Ventura, Morgan, Mika (novità di questa edizione) e di Elio, che ha confermato da poco la propria partecipazione. 

Le prime selezioni si tengono a Genova, al 105 Stadium. Per partecipare come pubblico è necessario chiamare lo 0423 402240 o inviare una mail a pubblico.genova@xfactor.it indicando la data che vi interessa, il numero di posti che volete riservare e il vostro numero di telefono. 


Domenica 2 Giugno 
Il mare di Genova si popola grazie alla 27esima edizione di Millevele. Leggi il nostro post..


Domenica 2 Giugno 
Otello di Giuseppe Verdi - ore 16:00
Quest'anno ricorre il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. L’Otello manca da 45 anni a Genova. Queste due circostanze basterebbero a porre le basi per creare un Evento. Quale occasione migliore quindi per celebrare uno dei più grandi compositori italiani? Verdi, Genova, il mare, un’opera monumentale. 
La forza distruttrice della passione (che già ci raggiunge con “la tempesta” iniziale e si conclude con il dramma dell’uxoricidio e suicidio del Moro) lega il triangolo Desde-mona-Otello-Cassio con la figura emblematica di Iago, che logora ai fianchi e distrugge l'armonia degli amanti. Si tratta di un’opera raffinata, complessa e di rara esecuzione per la difficoltà nel trovare la giusta vocalità del protagonista. 
Il cast è di grande prestigio e di levatura internazionale: Miguel Olano, Irene Cerboncini,Alessandro Paliaga e Saverio Bambi.
Il coro lirico Quadrivium di Genova completa, insieme ai comprimari, una grande compagine artistica, mossa esclusivamente dalla passione e dalla volontà di crescita dell’arte lirica e della cultura musicale.
L’orchestra “Cantieri d’arte”, di Reggio Emilia, ha al suo attivo centinaia di concerti e opere in tutto il Nord Italia, con la direzione del M° Stefano Giaroli.
La regia è affidata ad Alberto Paloscia (direttore del Teatro lirico di Livorno) e Sergio Licursi, drammaturgo dalla spiccata personalità.





giovedì 23 maggio 2013

Concerto a Palazzo Ducale

 Oggi 23 Maggio a Palazzo Ducale alle ore 16:30 un altro appuntamento con il festival Bandistico "Città di Genova", nel bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi e nel 168° di fondazione della Filarmonica Sestrese, un concerto con la Notre Dame University Concert Band, anch'essa fondata nel 1845.

La Notre Dame University è una delle più antiche università americane, Genova è l'unica tappa italiana di una tournèe europea che si concluderà a PArigi.

L'iniziativa si inserisce nella XXIII Rassegna di Musica per Fiati e Percussioni con il patrocinio e la collaborazione del Ministero dei Beni e Attività Culturali, Regione Liguria, Comune di Genova, Municipio VI Medioponente, Banca Carige e Assomusica.

Ingresso libero

mercoledì 22 maggio 2013

Petite Messe ad Imperia - 25 Maggio


Petite Messe Solemnelle
Gioachino Rossini

Sabato 25 Maggio 
Ore 21.00
Duomo di Porto Maurizio, Imperia
Chiesa Concattedrale di San Maurizio, Imperia 

Soprano: Sara Cappellini Maggiore
Mezzosoprano: Paola Pittaluga
Tenore: Mattia Pelosi
Basso: Carlo Prunali

Pianista: GianLuca Ascheri
Harmonium: Roberto Mingarini

Con la partecipazione straordinaria dello
STUTTGARTER ORATORIENCHOR
Direttore: Enrico Trummer

Presenta: Paola Ascheri 



LO SPETTACOLO VERRA' REPLICATO DOMENICA 26 MAGGIO ALLE 21.00 A LAIGUEGLIA NELLA CHIESA DI SAN MATTEO

Buon Compleanno Richard!

Ricorre proprio oggi il compleanno del maestro Wagner - e noi non potevamo non farne neppure un accenno! -, colui che rivoluzionò la musica del suo tempo, il modo di fare opera, di comporre e di porsi davanti alla società. 

Ricordiamoci di Wagner anche per la sua musica da camera e per i suoi scritti! 

Buona giornata a tutti! 

Attila - Maratona Verdi 2013 - XV

Il fenomeno Verdi è inconcepibile se non associato al movimento del Risorgimento Italiano


Siamo giunti al quindicesimo appuntamento!
Oggi parleremo della nona opera del Maestro Verdi!


In quest'opera della giovinezza (1846) sono protagonisti i temi cari a Verdi - la lotta contro l’oppressore e l’amor patrio.



Storia e caratteristiche
Su libretto di Temistocle Solera questo melodramma, ovvero dramma lirico, trae ispirazione dalla tragedia "Attila, König der Hunnen" di Zacharias Werner. Si compone di tre atti ed un prologo.
La prima si tenne al Teatro la Fenice di Venezia il 17 marzo 1846 e non ottenne il successo desiderato, l'opera, comunque, si affermò in parte nel repertorio ottocentesco, ed è eseguita abbastanza spesso anche oggi. 
Verdi legge un saggio di Madame de Staël, il famoso De l’Alemagne, che contiene un riassunto del dramma del Werner, Attila re degli Unni. Il librettista Maffei dà a Verdi lo spunto per un soggetto "barbaro" e il Maestro, memore delle recenti letture che lo avevano entusiasmato, si mette al lavoro affidandone la trasposizione in versi a Temistocle Solera, e scegliendo il Teatro La Fenice di Venezia come luogo idoneo alla prima rappresentazione. L'opera affascina Verdi soprattutto per i protagonisti: Attila, Ezio ed Odabella. Egli, non troppo convito del libretto - come al solito - , decide di far fare alcune modifiche a Francesco Maria Piave. Dopo ciò il povero Solera, - comunque irreperibile a causa dei debiti - si offese e non collaborò mai più col musicista.


Curiosità
È stata rappresentata in piazza Capitolo ad Aquileia  nel luglio 2010, nell'ambito dell'evento "Attila - l'Opera di Aquileia" con Alessandro Svab (Attila), Giorgio Casciarri (Foresto), And







rea Zese (Ezio), Francesca Scaini (Odabella), Alessandro De Angelis (Uldino), Goran Ruzzier (Leone), direttore dal M° Manlio Benzi, e regista Dino Gentili.
I brani più famosi sono:
Preludio
Santo di patria indefinito amor - aria di Odabella, Tardo per gli anni e tremulo - duetto tra Ezio e Attila, Ella in poter del barbaro - cavatina di Foresto, Oh nel fuggente nuvolo - romanza di Odabella, Mentre gonfiarsi l'anima - aria di Attila, Dagli immortali vertici - aria di Ezio, Che non avrebbe il misero - romanza di Foresto.


Drammatis Personae
Attila, re degli unni - basso
Ezio, generale romano - baritono
Uldino, giovane schiavo bretone di Attila - tenore 
Odabella, figlia del signore di Aquileia - soprano
Foresto, cavaliere aquileiese - tenore
Papa Leone I - basso
Duci, re e soldati unni, gepidi, ostrogoti, eruli, donzelle d'Aquileia in abito guerriero, ufficiali e soldati romani, vergini e fanciulli di Roma, eremiti, schiavi 
Epoca V sec. d. C. ambientazione Italiana (Aquitania). Durata circa due ore.


Trama
(Prologo) - Intorno alla metà del V secolo Attila, capo degli Unni, ha conquistato e distrutto Aquileia. Il condottiero compare su un carro tra le rovine della città incendiata, sul finir della notte, mentre le sue orde lo acclamano (Introduzione: “Urli, rapine”). Avendo notato un gruppo di vergini italiche, che si sono difese in armi, Attila chiede loro la ragione di tanto coraggio. Gli risponde fieramente Odabella, figlia del signore di Aquileia: il motivo è l’amor di patria (scena e cavatina “Allor che i forti corrono”).Attila, ammirando il suo valore, le offre una grazia; poiché Odabella chiede una spada, le porge la sua. La giovane esulta, sapendo che con quell’arma potrà un giorno colpire l’oppressore. Attila si sente attratto da Odabella e ordina che rimanga, con le altre donne, presso il suo campo. Accoglie poi il generale romano Ezio, che propone al nemico di scendere a patti con una spartizione dell’Italia; ma la sua proposta è sdegnosamente rifiutata (duetto “Tardo per gli anni e tremulo”).
Rio Alto nelle lagune adriatiche - Da alcune capanne esce un gruppo di eremiti, che ricordano la triste notte e pregano il Signore. Approdano in laguna alcune navicelle, da cui scendono fuggiaschi di Aquileia guidati dal giovane cavaliere Foresto. Questi rivolge il pensiero all’amata Odabella, che sa prigioniera (scena e cavatina “Ella in poter del barbaro!”). Il coro lo esorta alla speranza.(Atto I) Bosco presso il campo d’Attila - Gli Unni sono ormai alle porte di Roma e si preparano alla conquista e al saccheggio della città. È notte; Odabella è sola e può finalmente dare libero sfogo al suo dolore. Nelle nuvole crede di scorgere le immagini del padre e dell’amato Foresto (scena e romanza “Oh! nel fuggente nuvolo”). Questi compare all’improvviso, in abiti barbari, e accusa Odabella di connivenza col nemico; ma la giovane si discolpa, mettendolo al corrente dei suoi propositi di vendetta (scena e duetto “Sì, quell’io son, ravvisami”). Tenda d’Attila - Un sogno turba il sonno di Attila: sta per conquistare Roma, quando un vecchio spettrale gli impone di tornare indietro, rispettando un luogo sacro (scena e aria “Mentre gonfiarsi l’anima”). Ripresosi dallo spavento,Attila chiama i capi del suo esercito e ordina loro di muovere subito alla conquista di Roma. Ma agli squilli di tromba fanno eco voci lontane che intonano un canto sacro.
Da una collina scende una processione guidata da Leone, nel quale Attila riconosce lo spettro del sogno. Alle parole del vecchio, Attila, tra lo stupore generale, è preso dal terrore. (Atto II) Campo d’Ezio -
L’imperatore Valentiniano ha imposto a Ezio la tregua con gli Unni. Questi legge sdegnato gli ordini giunti da Roma, vagheggiando la riscossa della patria (scena e aria “Dagli immortali vertici”). Si presentano un gruppo di schiavi di Attila, che invitano il generale romano al campo dei barbari. Ezio accetta l’invito. Uno degli schiavi rimane e si rivela essere Foresto. Questi confida a Ezio che Attila sta per essere ucciso e gli chiede di piombare, a un segnale convenuto, sul campo nemico. Ezio esulta per l’avvicinarsi del momento decisivo. Campo d’Attila. Gli ufficiali romani guidati da Ezio, che viene con nuove proposte di alleanza, fanno il loro ingresso al campo di Attila, preparato a festa. Il capo degli Unni siede a lato di Odabella. Mentre le sacerdotesse intonano una canzone lieta, un soffio di vento spegne le torce, causando lo spavento generale. Foresto indica a Odabella la tazza con il veleno destinata ad Attila, ma questa replica che il barbaro morrà per opera di spada. Le torce vengono riaccese. Odabella ferma Attila, che sta per bere dalla tazza, svelando il tradimento. Foresto si avanza accusandosi del tentativo di avvelenamento.
Odabella ottiene per sé la persona del traditore; Attila, impressionato dal gesto della giovane, dichiara che la sposerà l’indomani. Odabella spinge Foresto a fuggire, mentre gli Unni incitano il loro capo a riprendere le stragi. (Atto III) Bosco che divide il campo di Attila da quello di Ezio - Foresto apprende che stanno per avere luogo le nozze di Attila e Odabella; avverte le schiere romane che si tengano pronte a piombare sul campo nemico e, rimasto solo, rimpiange il suo amore perduto (scena e romanza “Che non avrebbe il misero”). Dal campo romano giunge Ezio, pronto all’attacco; compare anche Odabella, che è fuggita dal campo degli Unni e scongiura Foresto di crederle (terzetto “Te sol, te sol quest’anima”). Ma Attila, che ha inseguito Odabella e la vede tra i nemici, comprende le sue reali intenzioni e le rinfaccia l’ingratitudine (quartetto finale “Tu, rea donna, già schiava”). I Romani intanto danno l’assalto al campo degli Unni. Foresto si lancia per colpire Attila, ma Odabella lo ferma e trafigge lei stessa il capo dei barbari, vendicando così il padre e il suo popolo.

A cura di Claudio Toscani




Un curioso articolo di NonSoloBelcanto:
In generale i tenori non amano molto il personaggio di Foresto nell’Attila: per quanto destinatario di una delle più travolgenti scene patriottiche contenute in un’opera del primo Verdi (“Ella in poter del barbaro… Cara patria già madre e reina”) il ruolo è decisamente subordinato al carisma del basso protagonista e del baritono, impiegato nell’ambiguo ma affascinante ruolo di Ezio. Chissà se anche questa “non centralità” del personaggio all’interno degli equilibri musicali dell’opera influì nella storia interpretativa del lavoro durante il XIX secolo: la presenza di ben due romanze alternative composte da Verdi in sostituzione di quella originariamente prevista per Foresto in apertura del III Atto (“Che non avrebbe il misero”) potrebbe suffragare l’ipotesi che il ruolo non solleticasse sufficientemente l’estro e l’ego dei “primi tenori” ottocenteschi, che richiesero (e ottennero) arie composte a loro beneficio per esaltare al meglio le caratteristiche vocali ed espressive di ogni interprete. Leggi tutto>>


Molto interessante è la produzione della Scala della stagione 2010/2011, di cui trovate le immagini e un video illustativo del pensiero musicale e del regista (ascoltatelo!) qui.


L'opera in breve saggio di Claudio Toscani scaricabile qui.
Saggio di Philip Gosset su Attila qui (in Inglese).


Giuseppe Verdi - L'unno e l'italica valchiria - presentazione dell'opera (della Scala stagione 2010/2011) a cura di Franco Pulcini
Una nuova rappresentazione di un’opera giovanile di Verdi come Attila invita a una riflessione: perché, tra i grandi operisti italiani (Rossini, Bellini, Donizetti, Puccini), Verdi sembra prevalere nell’ammirazione collettiva? Perché il nostro musicista parmense - barbuto come un profeta - gode più degli altri di quest’aura biblica di padre della patria?
Il discorso sarebbe lungo, ma forse una risposta breve c’è: nell’Italia divisa dell’età risorgimentale, la sua musica a volte rozza, ma certo battagliera, i suoi personaggi tutti d’un pezzo e incapaci di doppiezze incarnavano l’esatto contrario del prudente timore nel quale molti italiani vivevano. Una ventata di eroismo plebeo rinfrancava ed eccitava ascoltatori “moderati” che si vergognavano un po’ di lasciare ad altri il compito di unire l’Italia.
Il dramma lirico Attila venne composto per il Teatro La Fenice di Venezia dove fu rappresentato nel carnevale del 1846. Si trattava di una storia “locale”: nel quinto secolo dopo Cristo avvenne infatti la distruzione di Aquileja ad opera delle orde barbariche guidate dal celebre re degli Unni.
Attila - gloria nazionale dell’Ungheria - non ha mai goduto di buona stampa in Italia. Però Verdi optò per una via di mezzo: fece trarre il libretto da una tragedia tedesca, Attila, König der Hunnendi Zacharias Werner, nel quale il condottiero ha una sua lealtà e non viene presentato solo come uno stragista sanguinario e brutale. Per esempio è turbato da sogni che si avverano.
C’è un passo nel prologo in cui due versi hanno diviso i commentatori: “avrai tu l’universo, / Resti l’Italia a me”, intonati dal generale romano Ezio. Al di là dell’entusiasmo che suscitavano allora al primo ascolto, si trattava di un mercanteggiamento ben poco eroico. .. Ma il “flagello di Dio” trova pane per i suoi denti nella guerriera italica Odabella, ben più furibonda del di lei fidanzato Foresto, anch’egli alla ricerca del riscatto per la distruzione della loro Aquileja.
L’aggressività patriottica della fiammeggiante vergine la porta persino a interrompere l’avvelenamento del condottiero pur di poter far giustizia lei in persona. Accetta addirittura di sposarlo, e quando Foresto sta per trafiggere Attila è lei a precederlo d’un soffio con la sua spada vendicatrice. Una storia ingenua, ma con grandi colpi di scena e tanto amor di patria.
Il libretto venne commissionato a Temistocle Solera, l’autore del libretto di Nabucco. Però Verdi a un certo punto lo sfiduciò, affidando il completamento a un altro patriota, Francesco Maria Piave, non perché fosse veneziano (e per la precisione dell’isola di Murano), e quindi anti-Attila, ma perché era di natura più accomodante e pronto a soddisfare le richieste dell’esigente musicista.
Attila è dunque opera risorgimentale e, come opera politica, segna il trionfo delle teste calde, spesso criticabili, ma, nel nostro profondo, altrettanto spesso ammirevoli.
Lo spettacolo del regista Gabriele Lavia, nella sua ambientazione in un mondo distrutto - un teatro romano, un teatro d’opera, un cinema – coglie inizialmente nell’opera il buio della barbarie, ma per poter far meglio esplodere la luce della libertà.




Vi propongo poi la mia traduzione parziale di un articolo di TUTTOOPERA:

Un ritorno al passato e qualcosa di più:
Per introdurre Attila e le opere della giovinezza di Verdi, e per comprendere il momento cruciale in cui la storia Italiana si trovava, bisogna dare ascolto alle parole di Jacopo Capon: "Verdi cominciò ad istigare un'azione patriottica con la sua musica. Gli stranieri non potranno mai comprendere l'influenza che, durante un certo periodo, esercitarono le ardenti melodie che Verdi concepiva, quando la situazione, o i versi stessi evocavano la disgrazia nella quale il popolo italiano si trovava con i sui ricordi e le sue speranze. Il pubblico vedeva allusioni dovunque, ma Verdi le visualizzava già da prima, adattandole alla sua musica, ciò che finiva, insignificante, provocando una vera e propria rivoluzione nei teatri". 
Queste osservazioni si completano grazie a quelle di Luigi Dallapiccola, che segnala: "Il fenomeno Verdi è inconcepibile se non associato al movimento del Risorgimento Italiano. Non è importate se Verdi se la sia cavata grazie a un parte (composizione) importante o meno. Ciò che interessa è che lui abbia assorbito quell'atmosfera e quel tono e abbia formulato,tanto con le parole che con la musica, uno stile attravero il quale il popolo Italiano abbia trovato la chiave della propria drammatica situazione, vibrando con essa".  

[...] (per il resto potete contattarmi scrivendo una mail a lacrisigenovese@gmail.com o con un commento)


Discografia
Lamberto Gardelli
Ruggero Raimondi, Cristina Deutekom, Sherrill Milnes, Carlo Bergonzi, Jules Bastin.
Ambrosian Singers
Royal Philharmonic
1973

Lamberto Gardelli
Evgeny Nesterenko, Sylvia Sass, Lajos Miller, Janos Nagy, Kolos Kovats.
1987

Riccardo Muti
Samuel Ramey, Cheryl Studer, Giorgio Zancanaro, Neil Shicoff, Giorgio Surjan.
Teatro Alla Scala de Milán
1989






Libretto in versione web e pdf.

Spartito, partitura e parti qui.









martedì 21 maggio 2013

Studiare musica? No grazie???!

Non condivido (almeno le prime due frasi! ahaha!) . La cultura va promossa, sempre! E' l'arte che ci tiene in vita. Non fai il musicista per il successo, lo fai per te stesso. Certo, dato che è un vero e proprio lavoro bisogna guadagnare e viverci e sarebbe giusto che tutti lo riconoscessero come tale. Ma quelli qui sotto elencati non sono buoni motivi per non far studiare musica ai propri figli. Ignoranti, sconsiderati e sopratutto insoddisfatti della vostra vita (probabilismo scrive un musicista fallito). Ammetto mi abbia fatto sorridere tutto questo vittimismo musicale iniziale! Ancora di più comunque il finale "curativo" e tutta l'ironia del pezzo. 



Non fate studiare musica ai vostri figli. Non ne vale la pena. Se lo fate per il denaro, per la fama, insisto, è un consiglio spassionato: lasciate perdere. Avreste speso i vostri soldi per le lezioni, per i software, per costosissimi strumenti, assolutamente per nulla. E' il peggior investimento che possiate fare, quindi non fatelo. Vi ritroverete con dei figli frustrati, incapaci di misurarsi col mondo del lavoro: troppo artisti per i tecnici, troppo tecnici per gli artisti.
Se lo fate per il prestigio men che meno. Non esiste categoria più bistrattata dagli impresari (ai quali bisogna cedere una parte dei propri guadagni per essere chiamati a lavorare), dai direttori di studio, dai produttori. Per non parlare dei padroni di casa, dai direttori di banca, dai proprietari di una concessionaria di auto:
"che mestiere fa lei?"
"il musicista"
"ah... e poi?"
E poi niente testa di cazzo! Ho studiato all' incirca vent' anni (il doppio di un neuro chirurgo, il quadruplo di un pilota d' aviazione civile) di cui dieci in conservatorio, ho registrato dischi, fatto televisione, suonato dal vivo per decine di migliaia di persone... te che cazzo fai oltre a stare seduto dietro quella scrivania a rifilare alla gente prodotti finanziari truffaldini, metri quadrati "commerciali" o auto "in ottime condizioni"?

Vi descriveranno come artistoidi, ipersensibili, sognatori, sconclusionati, eccentrici o al limite con un qualsiasi segno zodiacale "acquario, audace!". Lo volete così vostro figlio? Perché fargli questa cattiveria? Tanto ve lo dico subito: il lavoro (di musicista intendo) non lo trova.
Passerà anni uscendo la sera, conoscendo gente, bevendo alcolici, facendo jam session gratis per entrare nelle grazie di qualche gestore di locale che gli farà fare qualche serata per pochi soldi.
O nel caso della musica classica starà a leccare il culo a qualche professore portando il caffè o sostituendolo con gli allievi principianti a lezione quando quest'ultimo andrà a prendere il caffè (senza portarglielo) sperando che il "mentore" lo possa aiutare in qualche concorso o che gli passi un lavoro quando gliene capita uno migliore.
Insomma un bel "vaffanculo" al mondo dell' arte, al conservatorio, alle notti in bianco passate a studiare i contrappuntisti fiamminghi, alle tendiniti per preparare il concorso per il Teatro Regio di Parma, allo stile, al linguaggio, all' analisi della partitura, alla settima che risolve per grado congiunto.

E così: c' è un matrimonio da fare in tre però i soldi sono pochi perché se no chiama il piano barista con le basi? Andiamo.
C'è un attore che vuole fare un recital di canzoni anni trenta? Eccomi.
C'è una cantante che un tempo era la corista di Caterina Caselli che vorrebbe rifare in chiave jazz Battisti (e tu hai sempre odiato Battisti)? Ci penso io a mettere su un gruppo.
Vivo in Italia il paese del mondo col maggior numero di conservatori e col più basso numero di orchestre stabili. Il mio diploma del conservatorio non l' ho mai neanche ritirato (tanto al massimo avrei potuto appenderlo al cesso). Non dico che in Italia non ci siano bravi musicisti, ma solo che a pochi è permesso dimostrarlo [nota mia - anche perché ci sono troppi incompetenti...]. Che ne è di tutti quelli che, a parità di qualità creativa, non sono mai riusciti a fare un concerto neanche al pub sotto casa perché non garantiscono un adeguato numero di prenotazioni?
Che ne è di quelli che dopo anni di umiliazioni mollano tutto e vanno a fare gli assicuratori?

Rido quando sento la lagna degli architetti che si lamentano che non lavorano. Idioti! Ringraziate il cielo che avrete sempre una cascina da demolire, un abuso edilizio da mascherare, dei sanitari da spostare per creare una camera per il bambino. Voi almeno vendete qualcosa che può servire.
Perché un gestore dovrebbe pagare un gruppo che suona se può ottenere un risultato molto più soddisfacente, con molti meno fastidi e spese, semplicemente mettendo una playlist dal suo lettore mp3?
La musica una volta era una merce preziosa, per ascoltarla dovevi prendere la carrozza o chiamare dei musicisti, condividere il tuo spazio e il tuo tempo con gli esecutori. Poi con l' avvento del supporto fonografico (il disco) abbiamo sentito la musica di artisti che altrimenti avremmo impiegato decenni per conoscere, ma nel contempo abbiamo cominciato a considerarla meno preziosa: bastava mettere un disco e in casa avevamo Louis, Duke, Charlie, Thelonious, Frank, Jerry Lee, i Beatles, Jimi, gli Zep che ci facevano compagnia mentre stavamo con gli amici, studiavamo o lavavamo i piatti; ma nel contempo abbiamo cominciato a prestarle meno attenzione, a darla per scontato, non dovevamo più fare silenzio per ascoltarla.

Fateci caso: ogni volta che un disco viene presentato alla stampa, il giornalista di turno gli chiede sempre: "di che parla questa canzone?" Ma (come diceva Shoenberg) la musica esprime quello che a parole non si può dire. Da ciò si evince che in Italia una canzone è fatto al sessanta percento dalle parole, al venti dal look dell' artista (solo nel caso sia già affermato potrà vestirsi come gli pare), da un quindici di marketing. Agli arrangiamenti, alle note suonate spetta si e no un cinque percento da condividere con la fonica.

Ora nell'epoca degli Mp3, dei software pirata, dello streaming, possiamo avere più musica di quella che potremmo ascoltare in tutta la vita. Chiunque con un po' di applicazione può produrre un disco in casa sua, solo che non c' è più nessuno in grado di ascoltarlo (e quando ascoltare intendo proprio ascoltare le note, apprezzare gli arrangiamenti, godere delle ore necessarie per trovare il giusto suono della cassa, non metterlo su e leggere il giornale, fare le telefonate agli amici, preparare la lista della spesa), al massimo se avrà molta fortuna un brano verrà programmato, dietro lauto compenso, dai network nazionali per poi finire sulla playlist di una tredicenne che lo ascolterà da quegli assurdi altoparlanti di un telefonino camminando mano nella mano con l'amica del cuore.

Però c'è una cosa che voglio aggiungere: la musica guarisce. Si avete capito bene la musica guarisce, e non parlo di guarire dalla malinconia, della tristezza o dalle angosce quotidiane, ma di sciatalgie, lombalgie, dolori di stomaco, influenza e quant' altro. Non c'è musicista che dovendo andare a suonare nella marchetta più ignobile, nel pub più fetido o nel matrimonio più volgare con l' ulcera, la schiena incastrata o 39 di febbre, al termine del concerto (per qualche insondabile legge dell' universo) non si sia sentito meglio.

Quindi "venghino siòre e siòri lo spettacolo d'arte varia ha inizio" e anche se nessuno ascolterà il vostro pargolo diventato uomo, la musica potrà essere per lui un buon modo per evitare di avere a che fare con un servizio sanitario nazionale che corre veloce verso la privatizzazione.


lunedì 20 maggio 2013

da anNOTAre... - 12

Settimana intesa questa! Sono, infatti, in programma moltissimi eventi musicali, da fiere e manifestazioni a concerti ed opere!
Avremo le repliche della Traviata - da brividi!!, mi dicono - la Petite Messe di Rossini, i concerti/saggi degli allievi del nostro Conservatorio di Musica, meeting di chitarra, fiere della musica, Mengoni e giornate dedicate ai giovani! Tutto condito da eventi culinari, artistici e culturali!
Buona Settimana!


Lunedì 20 maggio
'Vini d'Amare' - Rassegna enologa
- ore 10 incontro fra gli Enti organizzatori della manifestazione, i produttori liguri e la stampa specializzata;
- ore 11 tavola rotonda sul tema: “I Vini Eroici”;
- ore 12.15 cocktail di benvenuto:
- ore 13.30 inizierà la fase finale del Concorso per l’assegnazione del titolo di MIGLIOR SOMMELIER DELLA LIGURIA 2013.
- dalle ore 14 alle ore 20 ogni Azienda vinicola avrà a disposizione, all’interno dell’Hotel “Portofino Kulm” di Camogli, uno stand in cui potranno essere ospitati i vini da presentare al pubblico.
A conclusione dell’evento, alle ore 21 si terrà la Cena di Gala presso il Ristorante dell’Hotel Portofino KULM (necessaria la prenotazione).


Lunedì 20 maggio
Ore 20.30
Sala dei Concerti del Conservatorio Niccolò Paganini
Primo concerto finale e Paganini_Remix #1
Classe di Clarinetto Prof. Giuseppe Laruccia
Classe di Flauto Prof. Mara Luzzato
Classi di Pianoforte Proff. Maurizio Barboro e Massimo Paderni
Musiche di L. Janácek, B. Martinu, S. Prokof’ev, M. Castelnuovo Tedesco


(da) Mercoledì 22 a Domenica 26


Acoustic Guitar Meeting 2013
Venerdì 24 maggio, Kelly Joe Phelps non sarà a Sarzana. Al suo posto sul palco centrale un altro grande interprete internazionale di blues e roots music americana: l’olandese HANS THEESSINK
Da €22



Martedì 21 Maggio

Slow fish a Cornigliano
Dalle 14.30/17.00
Pani e pesci, la mostra fotografica + Il mare in vetrina, concorso di allestimento + Storie di mare, proiezione del video di Ugo Nuzzo e Claudio Serra + I mercoledì della Olga + Un tuffo nel blu, laboratori marini


Martedì 21 Maggio
Marco Mengoni - L'essenziale Tour - Ore 21.00 - Teatro Carlo Felice
L’anteprima dell’ Essenziale Tour 2013 sarà l’occasione per ascoltare live anche i nuovi brani di Marco Mengoni contenuti nell’album #PRONTOACORRERE (etichetta Sony Music), che uscirà il 19 marzo ed è già il primo album su Amazon in prenotazione. Il nuovo disco contiene 15 brani, tutti inediti, prodotti da Michele Canova e registrati tra Los Angeles e Milano. #PRONTOACORRERE sarà disponibile anche in versione deluxe (cd+dvd), che include un esclusivo video backstage con immagini e retroscena inediti dell’esperienza sanremese dell’artista.
Da martedì 26 febbraio è possibile acquistare il brano “Non passerai”, già al secondo posto nella classifica di iTunes e preceduto da “L’essenziale” che mantiene la prima posizione dal primo giorno di pubblicazione, il 5 marzo sarà il turno di “Bellissimo" e il 12 marzo, invece, “Non me ne accorgo”; tutti scaricabili in anteprima da iTunes.Il 19 Marzo, giorno dell'uscita del disco, chi avrà acquistato almeno una delle tre tracce potrà completarlo ad un prezzo speciale. Il successo di Marco Mengoni continua oltre la vittoria a Sanremo. Il singolo L’essenziale, in testa nei download secondo i dati FIMI/GFK, è già Disco di Platino. Il video ufficiale sul canale Vevo ha superato i 4 milioni di visualizzazioni in meno di due settimane.
Da 35€ - info www.carlofelicegenova.it



Mercoledì 22 Maggio

La Traviata - 20:30
- Prima Compagnia - Controllate sul sito ufficiale per la corrispondenza cast/recite
Direttore Fabio Luisi
Violetta Valery Mariella Devia
Flora Valeria Sepe
Annina Paola Santucci
Alfredo Germont Francesco Meli
Giorgio Germont Roberto Servile
Gastone Enrico Salsi
Barone Valdis Jansons
Marchese Claudio Ottino
Dottor Grenvil Christian Faravelli
Giuseppe Giampiero De Paoli
Domestico Roberto Conti
Commissionario Alessio Bianchini
Danzatori/Mimi DEOS (Luca Alberti - Luisa Baldinetti - Emanuela Bonora - Dario Greco - Nicola Marrapodi - Erica Melli - Roberto Orlacchio - Roberto Pierantoni)
Durata complessiva: 2h e 40 min. c.a.www.carlofelicegenova.it



Mercoledì 22 Maggio
Ore 20.30 - Sala dei Concerti del Conservatorio Niccolò Paganini
Secondo concerto finale e Paganini_Remix #2
Classe di Musica d’Insieme per Archi Prof. Carlo Costalbano
Classi di Pianoforte Proff. Massimo Paderni e Enrico Stellini
Musiche di L. Van Beethoven, F. J. Haydn, F. Schubert



Giovedì 23 Maggio
I concerti di primavera - Semun Chang e Dario Bonuccelli.
Ore 21.00 - Bogliasco: Sala Piero Bozzo -  Ingresso libero


Giovedì 23 Maggio
Funky Barudda & Tonee, jazz
Ore 22.30 - San Colombano Certenoli: Muddy Waters, Via del Ramaceto, 2
Ingresso: 8 Euro


Giovedì 23 Maggio
Giovani in festa - Tuamadre live
Ore 22.00 - Genova: piazza De Ferrari, Piazza Raffaele De Ferra


Giovedì 23, Venerdì 24 e Sabato 25 Maggio
"Simorg. L'assemblea degli uccelli
Di Tonino Conte
Ore 21 alla Sala Aldo Trionfo del Teatro della Tosse di Genova.
La conferenza degli uccelli è un poema persiano, scritto alla fine del XII secolo dal poeta Fardi al-Din Attar, che racconta un viaggio, un percorso mistico alla ricerca di sé. Le sette valli che gli uccelli dovranno attraversare per raggiungere il mitico Simorg, il grande Re, sono luoghi dell'anima, astrazioni.
Regia di Enrico Campanati e Amedeo Romeo
Assistente alla regia Moonhee Costa
Con Enrico Campanati e gli allievi del corso di secondo anno avanzato di recitazione.
Scende di Paola Ratto
Costumi: Bruno Cereseto ideati e realizzati con gli allievi del corso di scena/costumi/attrezzeria.
Ingresso: euro 5


Venerdì 24 Maggio
Loredana Bertè, in concerto
Ore 21.00 - Rapallo: Lungomare Vittorio Veneto, zona Rosa


Venerdì 24 Maggio
Ore 20.30 - Sala dei Concerti del Conservatorio Niccolò Paganini
Terzo concerto finale e Paganini_Remix #3
Classe di Musica da Camera Prof. Rita Orsini
Classe di Musica d’Insieme per Archi Prof. Carlo Costalbano
Classe di Musica d’Insieme Fiati Prof. Massimo Conte
Classe di Jazz Prof. Pietro Leveratto
Musiche di L. Van Beethoven


Venerdì 24 Maggio
Pink Friday - Berio Cafè Party
Ore 21.30-23.00
Santa Margherita Ligure: Covo di Nord Est, Piazza Giuseppe Mazzini, 46 - Prevendita obbligatoria: 5 Euro


Venerdì 24, Sabato 25 e Domenica 26 Maggio


Sabato 25 Maggio 
Dimartino in concerto
Ore22.00 - Genova: Palazzo Ducale, Piazza Giacomo Matteotti, 76 - Sala Munizioniere

Ducale Up, rassegna alternativa di musica, cultura, parole ed espressione a Palazzo Ducale curata da Habanero Edizioni.
Nel 2010 pubblica per Pippola Music il suo album di debutto dal titolo Cara maestra abbiamo perso prodotto insieme a Cesare Basile, che riscuote un ottimo consenso dalla critica e dal pubblico. 
Nel disco collabora con diversi muscisti della scena italiana tra cui Le luci della centrale elettrica e Alessandro Fiori. Nel 2012 esce il secondo disco per Picicca Dischi, dal titolo Sarebbe bello non lasciarsi mai ma abbandonarsi ogni tanto è utile, prodotto insieme al cantautore e amico Dario Brunori. Numerose sono le partecipazione ad importanti festival e rassegne musicali in ambito italiano. In apertura Lopex Experience.


Sabato 25 Maggio 
Petite Messe Solemnelle
Gioachino Rossini
Ore 21.00 - Duomo di Porto Maurizio, Imperia
Chiesa Concattedrale di San Maurizio, Imperia 
Soprano: Sara Cappellini Maggiore
Mezzosoprano: Paola Pittaluga
Tenore: Mattia Pelosi
Basso: Carlo Prunali
Pianista: GianLuca Ascheri
Harmonium: Roberto Mingarini
Con la partecipazione straordinaria dello
STUTTGARTER ORATORIENCHOR
Direttore: Enrico Trummer
LO SPETTACOLO VERRA' REPLICATO DOMENICA 26 MAGGIO ALLE 21.00 A LAIGUEGLIA NELLA CHIESA DI SAN MATTEO


Sabato 25 e Domenica 26 Maggio 
La Traviata - ore 15:30
- Prima Compagnia - Controllate sul sito ufficiale per la corrispondenza cast/recite
Direttore Fabio Luisi
Violetta Valery Mariella Devia
Flora Valeria Sepe
Annina Paola Santucci
Alfredo Germont Francesco Meli
Giorgio Germont Roberto Servile
Gastone Enrico Salsi
Barone Valdis Jansons
Marchese Claudio Ottino
Dottor Grenvil Christian Faravelli
Giuseppe Giampiero De Paoli
Domestico Roberto Conti
Commissionario Alessio Bianchini
Danzatori/Mimi DEOS (Luca Alberti - Luisa Baldinetti - Emanuela Bonora - Dario Greco - Nicola Marrapodi - Erica Melli - Roberto Orlacchio - Roberto Pierantoni)
Durata complessiva: 2h e 40 min. c.a.www.carlofelicegenova.it


Sabato 25 e Domenica 26 Maggio 


Siamo felici di segnalarvi la Fiera della Musica che si terrà ad Albenga (SVVenerdì 25 ed Sabato 26 Maggio 2013.

Evento ricchissimo di stand, manifestazioni,, seminari, personaggi e concerti tutti all'insegna della buona musica! Una manifestazione sensazionale per la città di Savona e per la Liguria tutta.
Le info dettagliate le trovate nel sito internet dedicato: http://www.fimfiera.it/
Il calendario dei concerti e degli eventi lo trovate su: http://www.fimfiera.it/eventi_fim.htm


Sabato 25 e Domenica 26 Maggio 
Fiera Fumetti - SMACK! 3° editional Porto Antico di Genova.
- Ticket area - 5 euro - ai Magazzini del Cotone con autori, cosplay market, photo, gadgets, decine di migliaia di fumetti rari e per tutti.

Presenti, oltre diversi singoli autori noti ed emergenti, la Scuola Chiavarese del Fumetto con autori Bonelli e di molte collane italiane, l'Accademia Europea di Manga che diffonde in Italia l’arte del disegno a fumetti Manga. Molti altri autori presenti in fiera nei due giorni tra i quali il ritorno dell’amico Max Frezzato.
Quindi due padiglioni con decine di migliaia di fumetti, action figures e immagini regalate dagli autori presenti.
- Free area - al Mandraccio con, il sabato pomeriggio, 25 maggio, il più grande Cosplay Contest in Liguria, palco coperto.
Il tutto organizzato dal duo Enrico Testino – Internat9ional Comics
con il patrocinio di
_ Associazione Illustratori
E la preziosa collaborazione di
_ Associazione Casa Russa Arti Erzia
_ Banano Tsunami Eventi
_ Defence for Children Italia
_ Ellequadro Documenti
_ Porto Antico S.p.a.
_ Scuola Chiavarese del Fumetto

sabato 18 maggio 2013

Rolli Days!


Fiera / Festa della Musica ad Albenga!


Siamo felici di segnalarvi la Fiera della Musica che si terrà ad Albenga (SV) Venerdì 25 ed Sabato 26 Maggio 2013.

Evento ricchissimo di stand, manifestazioni,, seminari, personaggi e concerti tutti all'insegna della buona musica! Una manifestazione sensazionale per la città di Savona e per la Liguria tutta.


Le info dettagliate le trovate nel sito internet dedicato: http://www.fimfiera.it/

Il calendario dei concerti e degli eventi lo trovate su: http://www.fimfiera.it/eventi_fim.htm

Buon week-end,
Giorgia

Vignette Musicali - 2





venerdì 17 maggio 2013

Domenica 19 - Messa Concertata a San Torpete


Domenica 19 Maggio 2013
ore 10:00
(Pentecoste Messa Concertata)


Accademia dei Virtuosi

Accademia dei Virtuosi
Luca Franco Ferrari - Direttore

Musiche di: B. Chilcott




Chiesa di S. Torpete, Piazza S. Giorgio - Genova
www.musicaculturasantorpete.com
010-2468777

martedì 14 maggio 2013

Götterdämmerung, Il Crepuscolo degli Dei "in prova"


Arrivare qualche minuto in ritardo alla prova era forse quello che Wagner voleva per il suo pubblico. Entrare in silenzio nel palco buio per essere immediatamente travolta dalla musica è, in effetti, quello che ho provato. Ma Richard Wagner è un autore estremamente complesso, la sua è una drammaturgia di concetti non di sentimenti, e anche il pubblico dell'epoca faceva fatica a capirlo.

L'abbonamento alle prove della Scala è una tra le cose che mi legano ancora a Milano, e offre molti vantaggi! C’è un’atmosfera silenziosa nel teatro semivuoto e la presenza degli addetti alla regia a metà della platea rende tutto più affascinante; puoi avere un palco tutto per te dove metterti comodo senza che il vestito da sera ti costringa in posizioni marmoree ma soprattutto, se sei fortunato, puoi imparare molto.


Il Crepuscolo degli dei è la terza e ultima giornata della tetralogia, l’ultimo atto di una decadenza dell’umanità alla quale partecipano anche gli dei. Ed è proprio questa l’idea che l’autore ci vuole passare: anche nel mondo epico celtico entra il peccato, come nella tradizione cristiana. Tutti si sono corrotti, tanto che Sigfrid muore e tutti gli dei cadono. Quando anche loro diventano “umanizzati” cominciano ad essere corrotti, gelosi, troppo vicini agli uomini. Così l’essere perfetto cessa di esistere e il Valalla, luogo puro e incontaminato, brucia. Solo un nuovo eroe sarà capace di superare la prova di redenzione, egli sarà il Parsifal. Ma questa è un’altra storia.

L’allestimento alla Scala è pieno di immagini, ma soprattutto luci, ombre e figure che si snodano sul palco portando all’opera un alone sensualissimo. La modernità del regista belga Guy Cassiers mi è sembrata di grande effetto e in molti punti ipnotizzante; il tutto concepito insieme a un intenso lavoro di luci e video realizzato da Enrico Bagnoli (che nasce come fumettista!) Come direttori si alternano Karl-Heinz Steffens e Daniel Barenboim, sperando che la brutta caduta di Ottobre non gli procuri ancora problemi alla schiena.

Insomma sicuramente Wagner non è così immediato come i molti altri autori che conosciamo meglio, la musica risulta un po’ nebulosa, quasi slegata dalla storia che a sua volta viene travolta dal mondo sonoro creando in noi una continua ricerca di logica.. ma l’intensità di questo allestimento e la potenza musicale che riesce ad emanare rimane di grande effetto!

Nota personalissima: uscire da uno dei teatri lirici più importanti del mondo, dopo aver assistito a uno spettacolo (se pur una prova) che ha visto sì e no un’affluenza di 30 persone, per ritrovarsi bruscamente in Piazza Duomo gremita di gente riunita per il concerto in piazza di… Marco Mengoni è stato, come dire, un pochino scoraggiante. Però i gusti sono gusti!

una buonissimi serata a tutti

M.

Secondo Consiglio Radiofonico [ Glenn Gould ]

Un consiglio consigliato!
La trasmissione radiofonica di Carlo Rafele su Glenn Gould.

Glenn Gould - Il corpo del pianoforte
da lunedì 24 settembre a venerdì 5 ottobre 2012
ore 13:30
su RSI

Originale radiofonico di Carlo Rafele

Personaggi e interpreti
Glenn Gould - Mario Cei
Anahì - Anahì Traversi
Cecilia - Cecilia Broggini
Musiche eseguite da Andrea Manzoni
Regia Carlo Rafele
Maestro del suono Angelo Sanvido
Produzione RSI 2012

Il sito di RSI recita così:
L’arte pianistica di Glenn Gould celebrata per la prima volta attraverso un radiodramma inedito, trent’anni dopo la scomparsa del pianista e compositore canadese, avvenuta a Toronto il 4 ottobre 1982.
La Radio Svizzera Italiana propone “Glenn Gould: il corpo del pianoforte”, radiodramma in 10 puntate scritto e diretto da Carlo Rafele che andrà in onda dal 24 settembre al 5 ottobre dal lunedì al venerdì alle ore 13.30 sulla Rete Due e sul sito Internet www.rsi.ch/dramaradio.
10 puntate per raccontare l’epopea pianistica e solisistica di un pianista contemporaneo chiamato Glenn Gould, mescolando fiction, evocazione storica, documenti sonori.
La sceneggiatura radiofonica privilegia un itinerario di simboli e di avvenimenti significativi (il “mi dissocio” di Bernstein nella storica serata dell’aprile ’62, pronunciato davanti al pubblico esterrefatto; il ritiro dalle sale da concerto a 32 anni; l’atto d’amore verso il microfono e la Tecnica; le originali congiunzioni sonore tra Bach, Wagner e la musica del ‘900) e muove personaggi immaginari che si contendono la sua problematica eredità culturale (due giovani ricercatrici, Cecilia e Anahì, che si mettono sulle tracce di Gould costringendo la sua ombra a rivelare i propri segreti; un Mefistofele afflitto dagli anni - Nicky-Mefisto – che bussa ripetutamente alla sua porta per incitarlo a tornare nelle sala da concerto; un giudice chiamato a comminare una pena per il Gould colpevole di falsificare il sacro patrimonio concertistico attraverso inaudite manipolazioni).
L’innovativo e originale progetto radiofonico vuole provocare la curiosità dell’ascoltatore, accendendo una nuova e diversa prospettiva sulla figura del grande pianista-interprete, cercandone le peculiarità artistiche oltre l’orizzonte anacronistico delle “Variazioni Goldberg”, oltre l’immagine agiografica delle sue prodezze o delle sue eccentricità.
«È un lavoro che vuole affermare e mettere in scena l’immagine di un Gould inedito e inconsueto», spiega l’autore Carlo Rafele, «Un artista che si fa critico della cultura, che affronta il suono e le sonorità da una nuova prospettiva analitica, che rende la musica classica infinito legame con le pulsazioni sonore del presente, che plasma l’avvenire del suono facendo di Bach un nostro contemporaneo, spogliando Beethoven o Mozart di ogni insopportabile retorica, restituendo Brahms e Wagner alla vertigine metafisica, privilegiando compositori meno conosciuti come Ernst Krenek, Paul Hindemith, Orlando Gibbons, William Byrd».
Dopo Gould niente è rimasto come prima. Com’è accaduto per Godard nel cinema, Bacon in pittura, Gombrowicz o Nabokov in letteratura, il pianista canadese ha impresso all’arte della seconda metà del ‘900 un segno inimitabile, costringendo gli ignavi e i sopravvissuti a prenderne atto. Recentemente, il dibattito si è riacceso su parametri nuovi, scavalcando il mito ormai anacronistico delle Goldberg, focalizzandosi su questioni che investono la materialità del suono, il vitalismo concreto del fare musica, il suo infinito abitare la vita quotidiana, investendo quindi la filosofia, dischiudendo nuove frontiere di senso e di significato che quell’esperimento conclusosi precocemente può oggi sospingere.
Così la domanda iniziale continua a scorrere, con rinnovata urgenza: perché suonare Beethoven o Mozart allo stesso modo, ripetendo all’infinito una modalità di approccio che a quel livello può considerarsi ormai risolta? Di nuovo c’è, appunto, la risposta che viene da Gould: «La musica deve iniziare di nuovo, ogni volta, come fosse la prima volta»

Così, invece, ne parla il Corriere Musicale in un'intervista di Simeone Pozzini all'autore:
Dieci puntate per scoprire Glenn Gould. Che struttura ha dato a questo percorso? 
Ero interessato a generare una duplice direzione narrativa. La prima proveniva “dal basso”: due ragazze – Cecilia e Anahi – giovani ricercatrici “sulle tracce” di Glenn Gould, che si materializzano una notte nella sua macchina mentre Gould telefona all’amico Bob Fulford per comunicargli che ha trovato l’attacco della Sonata in fa minore di Beethoven, detta “Appassionata”. In realtà, subito dopo scopriamo che sono loro stesse “depositarie” della storia, sono loro che accendono la narrazione, come se sperimentassero un potere “evocativo” e fossero in grado di orchestrare la direzione e il senso del racconto. Non completamente, però: sarà infatti lo stesso Gould, nei panni di ombra celebrata o rievocata, a stabilire più tardi alcune coordinate del racconto, costringendo le ragazze a seguirlo …
La seconda direzione giunge invece da un Mefistofele invecchiato e decaduto – chiamato Nicky-Mefisto – che ha conservato il potere di bussare alla porta di Gould per tentare di riportarlo nelle sale da concerto, da cui il pianista, come si sa, uscì definitivamente nel ’64. Figura inquietante, che ama dissimularsi dietro una servizievole ammirazione, figura altamente ideologica che si sforza ad esempio di smontare le teorie di Gould sulla non importanza dei concerti pubblici. Ad ogni incontro Nicky-Mefisto porta a Gould un assillo: il programma di quel “memorabile” Concerto del Ventunesimo Secolo che Gould farebbe bene a eseguire al più presto nei maggiori teatri del mondo: “New York, Carnegie Hall, Milano, Teatro La Scala… l’evento del Secolo… una Sala colma all’inverosimile, spettatori da ogni parte del mondo. Immagina il manifesto: ‘Glenn Gould ritorna sulle scene’. Programma: Bach, Beethoven, Brahms… e poi, se guardi bene, ho lasciato uno spazio bianco: puoi scrivere i nomi che vuoi, anche quell’Orlando Gibbons che ti piaceva tanto”.
Nei confronti di un personaggio di per sé così iconoclasta, quanta fiction è presente nelle trasmissioni e in cosa consiste?
Se per “fiction” intendete la quota di verità contenuta nel Radiodramma, ce n’è abbastanza per disegnare un Gould a tutto tondo, che deriva in buona parte dalle suggestioni da lui stesso scritte e pronunciate. Gould amava raccontarsi, amava con sapiente arguzia mostrarsi alle prese con se stesso, con le sue pulsioni culturali e artistiche, divertendosi a creare deliziosi contrappunti dialogici, tentando di far parlare le diverse voci che dentro di lui convivevano. Sotto certi aspetti, la pratica drammaturgica, nel senso di lavoro sulle differenze e sulla contraddizione, è presente sia nella sua vita sia nel suo pianismo. E il “Radiodramma”, in tal senso, dovrebbe risultare forma e pratica ideali per esibire le diverse e contraddittorie sfaccettature dell’essere Gould.
Qual è il ritratto di Glenn Gould che uscirà da questo percorso?
Il ritratto di un pianista-artista che sceglie, con ironia e con gioia, la problematicità del fare e ascoltare musica, che non disdegnerebbe una moratoria di almeno 5 anni per le sue tanto declamate Variazioni Goldberg, che si diverte a mostrare la trasgressione necessaria che ogni musicista dovrebbe operare rispetto ai modelli passati e passatisti, che sa di poter ancora oggi inondare la contemporaneità e il presente di una qualità sonora che soltanto lui possedeva e attraverso la quale ha reso possibile la scoperta o riscoperta sia di musicisti sommi come Bach o Schönberg sia di musicisti poco conosciuti come William Byrd, Orlando Gibbons, Paul Hindemith. E poi c’è anche il Gould che si presenta davanti a un giudice per dichiararsi “colpevole reo-confesso”. Di che cosa?, gli chiede il giudice. “Sono un falsario e un falsificatore, ho corrotto con la Tecnica i Compositori di musica, ho falsificato l’Arte pianistica del XX secolo, seguendo criteri abnormi, togliendo al suono il suo ambito naturale”.


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