lunedì 25 novembre 2013

Armonie torinesi

Trovandomi a Torino per un corso di formazione sono riuscita a sentire un concerto interessante al Teatro Vittoria. Masha Diatchenko al violino e Massimo Spada al pianoforte si sono esibiti in una serata che ha spaziato tra due secoli di musica. Hanno iniziato con un pezzo dall’andamento delicato ma di grande espressione, la Sonata op.34. di D. Shostakovitch, per poi saltare 100 anni prima con H. Wieniawski. Un pezzo energico, quello del polacco, dal carattere molto movimentato e, per quello che ho potuto notare, piuttosto complesso tecnicamente. Hanno proseguito, di nuovo a cavallo tra ‘800 e ‘900 con M. de Falla, danza spagnola che invece lascia allo spettatore un perenne senso di sospensione. Un susseguirsi di dissonanze straniscono il nostro orecchio.. lasciando una sensazione di inquietudine. Il quarto pezzo invece è tutt’altro che triste, un motivo popolare e bellissimo in cui il violino e il piano sono entrambi strumenti solisti: I. Stravinsky, canzone russa. Gli ultimi due pezzi, decisamente romantici, di Saint Saëns e Caikovskij hanno confermato la versatilità dei due concertisti.

Sono rimasta affascinata soprattutto da lei, la naturalezza con cui toccava lo strumento anche in passaggi difficilissimi, e la precisa intonazione, dettaglio banale ma non scontato. Solo alla fine del concerto ho letto sul volantino che Masha Diatchenko, enfant prodige, oggi ha 19 anni e ha già conquistato i pubblici dei teatri europei.
Sapete quanta gente c’era a sentire questo concerto? 18 persone. Lascio a voi una riflessione.

Un abbraccio m.

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