mercoledì 16 gennaio 2013

"Busoniane"


Le “Busoniane”ovvero piacevoli letture musicali.

Mi piace chiamarle Busoniane perché rievoca in me un qualcosa che sta tra il nome stesso dell’autore, l’operad’arte ed il carattere filosofico (dialogico – informativo) di essa.
Scritte da FerruccioBusoni, con tema la musica, queste piacevoli letture allietano i pomeriggie le nottate di molti musicisti (e non). Esse non sono vero e proprio materialedidattico, non insegnano, non forniscono informazioni completamente nuove,ma rendono il musicista conscio che le disquisizioni, i pensieri e le supposizioni che (probabilmente) fa rispetto ad uncerto tema sono condivisibili ed addirittura esatte o al contrario sono fuoridal pensiero collettivo musicale; il lettore non avvezzo a tale materia, invece, diventa consapevole di importanti caratteri fondamentali diessa, in un ottica più “filosofica”.Lettura scorrevole, interessantissima e con termini particolarmente semplici: è una goduria, dàsoddisfazione, incuriosisce e fa riflettere molto.

Le consiglio a chi vuole passare una piacevole serata incompagnia di riflessioni musicali, magari con un bel sottofondo, o a chi devestudiare e approfondire la materia da un’ottica più teorica.

[ Erano edite da IlSaggiatore in una raccolta “Losguardo lieto” – F. Busoni]

 Ad una mi sonoparticolarmente affezionata: “Che cosa ciha dato Beethoven”, la trovate qui

Giorgia 

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