martedì 29 ottobre 2013

Trio Wanderer alla GOG

Eccoci oggi a parlare dell'entusiasmate concerto tenutosi ieri sera al Carlo Felice: Trio Wanderer.


Un programma interessante, che ci fa tornare alle armonie ormai di casa, con Beethoven e Tchaikovsky.

Il Trio, composto da musicisti francesi quali Vincent Coq, Jean-Marc Phillips-Varjabédian e Raphael Pidoux, ha regalato una bellissima esecuzione del Trio in Re Maggiore di Beethoven ed un entusiasmante interpretazione del Trio in la Minore op. 50 "A la mémorie d'un Grand Artiste" di Tchikovsky. 

Ho trovato davvero intensa l'esecuzione della composizione Tchikovskiana, la quale, dedicata dell'autore al suo contemporaneo Nicolai Rubinstein, defunto prematuramente, si vestiva di atmosfere intime, e profonde; i tre musicisti dialogavano in perfetta sintonia, scambiandosi i temi e facendo aleggiare nell'aria un sentimento tra il dolore, la passione e la voglia di vivere. Davvero un pezzo struggente. Peccato per l'orologio che "suonava" a metà e il cellulare che è stato acceso giusto durante ultime battute della coda finale.

Il brano ha lasciato tutti a bocca aperta - alcuni forse perché colpiti da un'attacco di sonno, ma mi pare impossibile in quanto questa parte del concerto era un concentrato di emozioni - e si è applaudito tanto da far sì che i musicisti ci offrissero due bis. 

I brani regalatici erano di Dvorak, l'ultima Dumka del Trio op. 90 in mi minore "Dumky" e di Haydn, l'ultimo movimento del Trio in Sol Maggiore "all'ungherese", ho appezzato queste esecuzioni, ma mi è molto dispiaciuto che si rompesse quell'atmosfera tanto carica di emozioni che si era creata grazie al Trio in la minore



Soddisfatta anche questa volta e desiderosa di ascoltare Wayne Marshall e l'Orchestra Giovanile Italiana lunedì prossimo,
vi auguro una buonissima giornata ricordandovi:



IL COMPOSITORE E IL SUO DOPPIO
XVII Rassegna di Teatro Musicale per Ragazzi
Conservatorio "N. Paganini" - GOG
L’edizione 2013 de “Il suono a due dimensioni” intende occuparsi dei rapporti fra interprete e compositore nel momento in cui, a metà degli anni ’60 del XX secolo, per uscire dal dogmatismo del serialismo integrale, gli autori cominciano a lasciare sempre più spazio, sempre più libertà all’interprete, fino a renderlo un vero e proprio alter ego. Quella relazione si è fatta oggi più intensa grazie alle nuove tecnologie che consentono di creare uno spazio in cui composizione algoritmica e tecniche di improvvisazione convivono in modo coerente.


Martedì 29 Ottobre 
ore 17
DIALOGO A DUE DIMENSIONI: ILCOMPOSITORE E L’INTERPRETE
Conversazione e dimostrazioni musicali con Pietro Borgonovo, Riccardo Dapelo e Roberto Doati

Giovedì 31 Ottobre 
ore 10
LABORATORIO CON LE SCUOLE: IL SEGNO E IL SUONO
La notazione grafica e l’improvvisazione con classi delle Scuole Medie ad indirizzo musicale 
a cura di Orietta Mattio della Scuola di Didattica dellamusica, con Filippo Cuomo Ulloa, Giacomo Gianetta, Gabriele Pallanca

Giovedì 31 Ottobre 
ore 19
CONCERTO: IL COMPOSITORE E IL SUO DOPPIO

Musiche per strumenti acustici ed elettronica di Andrea Agostini, Earle Brown, Fabio Cauglia, Edoardo Lattes, Maja Ratkie, Matteo Spanò, James Tenney, Christian Wolff, Simone Amodeo chitarra, Gianpaolo Antongirolami sassofoni, Caterina Bevegni arpa, Michela Bozzano fagotto, Luca Brignole pianoforte, Federico Bragetti violoncello, Filippo Laneri viola, Fabio Cauglia, GiacomoGianetta, Edoardo Lattes, Claudio Licheri, Gabriele Pallanca, Matteo Spanò strumenti elettrici ed elettronici. ( ingresso 2€)
















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